lunedì 14 ottobre 2024
Tommaso Foti trova sconcertanti gli oltre seimila accessi non autorizzati ai conti correnti. Un vero e proprio dossieraggio. “Ci sono diverse nuvole nel cielo”, sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in un’intervista alla Verità. “In pochi giorni – rimarca – un hacker penetra nel sito del Ministero di Giustizia, un funzionario dello Stato crea dossier prevalentemente contro personaggi di centrodestra, e poi oggi il caso Coviello. Di fronte a tutto questo, noto con amarezza che qualche partito ha smarrito la sua verve. A parti invertite, assisteremmo a cortei sindacali, manifestazioni di piazza, si griderebbe al rischio golpe in Italia. Invece per la sinistra è tutto normale”. Secondo Foti, “protestare per il fatto che il presidente del Consiglio è stato spiato, viene derubricato a vittimismo. E se fosse successo al segretario Elly Schlein? Sono indignato – aggiunge il parlamentare – perché il fatto è gravissimo. Pasquale Striano avrebbe eseguito una quarantina di accessi, ma qui le proporzioni sono ben maggiori: parliamo di centinaia di migliaia di dati, una mole di documenti sensibili impressionanti. È il più grosso scandalo della storia della Repubblica, i nostalgici del vecchio scandalo Sifar oggi impallidiscono”.
Frattanto, lo stesso Foti, attraverso una nota, sottolinea i dati relativi al crollo dell’evasione fiscale. “Grazie al Governo Meloni – afferma – aumentano le entrate tributarie, crolla l’evasione fiscale, aumentano le imprese economiche in attività ed evaporano le sterili polemiche della sinistra. In particolare, nel contrasto alle frodi, i primi 8 mesi del 2024 fanno registrare un +3 miliardi rispetto al 2023, quando si era raggiunto il record di oltre 24 miliardi di recupero. Saldo positivo, inoltre, per le attività, con 15.200 imprese nel terzo trimestre. Questa è una nuova magra figura per Elly Schlein che in più occasioni ha sostenuto che il Governo di centrodestra strizzasse l’occhio agli evasori”. Per Foti, “quello per cui il Governo lavora, invece, è un fisco amico dei cittadini e una burocrazia alleata di chi produce ricchezza e occupazione. Non un regime di polizia, che opprime e tassa, ma un’azione mirata che stana i veri evasori. Il contrasto alle frodi, che restituisce vitalità al fisco producendo effetti anche sul gettito fiscale spontaneo, non è solo un obbligo che persino l’Europa ci chiede di assolvere, ma anche l’effetto di una sempre più intensa attività di accertamento e controllo, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza. Sono questi i capisaldi della rivoluzione fiscale che il Governo Meloni sta realizzando. Gli ottimi risultati, spiace per la sinistra, ci danno conferma di essere sulla strada giusta”.
di Manlio Fusani