Caos campo largo, il dem Nardella attacca Conte

mercoledì 2 ottobre 2024


“Chi lascia il centrosinistra diventa irrilevante”. Dario Nardella ne è assolutamente convinto. L’ex sindaco di Firenze ed eurodeputato del Partito democratico ha un obiettivo polemico: Giuseppe Conte. Secondo Nardella, dopo la “certificazione” della morte del campo largo ordita dell’ex premier è necessaria una riflessione. “Le parole di Conte – sostiene Nardella – mi colpiscono molto anche perché in Umbria e in Emilia-Romagna è stato fatto un percorso trasparente, chiaro e leale. Le sue affermazioni rischiano di essere un clamoroso favore a Giorgia Meloni e alla destra”. Lo spiega l’ex renziano di ferro in un’intervista al Corriere della Sera. Nardella ribadisce: “Anche guardando al passato è ormai chiaro che chiunque si sfila dal campo del centrosinistra diventa politicamente irrilevante. Invito quindi Conte a riflettere sulla posta in gioco. Non possiamo regalare a Meloni un potere incontrastato nel Paese per i prossimi anni, spaccando il centrosinistra. Noi del Pd non ci arrendiamo all’idea di costruire un’alleanza che sia alternativa di Governo a questa destra arrogante e incapace. Pure il centrodestra è diviso ma trova sempre il modo di mettersi d’accordo: dobbiamo fare lo stesso. Sono sicuro che Elly Schlein e il Partito democratico non si fermeranno nel lavoro tenace di unire le opposizioni”.

Come sempre, nel centrosinistra la coperta da tirare è sempre troppo corta. Da una parte, con Matteo Renzi e Carlo Calenda (in perenne lite), dall’altra figura il Movimento 5 stelle e l’Alleanza verdi e sinistra. In mezzo, naturalmente, si trova il Pd. Ma la politica dei doppi e tripli forni, alla lunga non paga. Secondo Debora Serracchiani, “bisognerebbe avere maggior rispetto del lavoro dei territori. In Emilia-Romagna Michele De Pascale sta facendo un lavoro ormai da mesi di tessitura e c’è già un accordo, abbiamo messo assieme addirittura 60 liste civiche, un lavoro veramente punto per punto, casa per casa. Questo rispetto io me lo aspetterei anche dal presidente Giuseppe Conte”. Lo sostiene la responsabile Giustizia del Pd, in un’intervista ad Agorà, su Rai 3. “Il Movimento 5 stelle è nato dai territori –continua la deputata dem – è nato dalla base e spero che Conte non se lo dimentichi e che quindi rispetti i territori e rispetti anche il lavoro che è stato fatto”. “Noi rispettiamo le scelte delle nostre federazioni territoriali, chissà che il presidente Conte non capisca che decidere da Roma le cose non sempre porta bene”.


di Michele Perseni