Foti: “Legge su cittadinanza funziona, basta sveltire procedure”

lunedì 30 settembre 2024


Tommaso Foti non ha dubbi. A suo avviso, la “legge sulla cittadinanza funziona molto bene così com’è”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, intervistato dalla Stampa, sostiene la bontà della norma attuale. “La settimana scorsa alla Camera – prosegue – il centrodestra ha votato compattamente contro le mozioni dell’opposizione sulla cittadinanza. Forza Italia preparerà un testo da sottoporre alle forze del centrodestra. Il dibattito si farà, eventualmente, quando avremo in mano questo progetto di legge”. Non c’è niente da migliorare nella legge del 1992? “Al massimo – risponde – si potrebbe pensare a un intervento che acceleri le procedure per dare risposta alle domande di chi ha già i requisiti. Effettivamente allo stato attuale i tempi sono abbastanza lunghi. Ma non ci sarebbe bisogno neanche di nuove norme, basterebbe eliminare un po’ di passaggi burocratici farraginosi”.

Il pensiero di Antonio Tajani presenta sfumature diverse. “Io credo – spiega a RaiNews – che vada migliorata l’attuale legge sulla cittadinanza, presenteremo una proposta seria e credibile e non c’entra niente con l’immigrazione irregolare. Questi giovani dopo un ciclo di studi di 10 anni hanno la consapevolezza di essere italiani. Chiamiamolo Ius Italiae, è un modo per integrare”. Il ministro degli Esteri va oltre: “In più vogliamo che la cittadinanza per lo Ius sanguinis vada concessa a chi veramente vuole essere italiano”. Poi, rassicura la maggioranza di Governo. “Non voteremo il referendum di Più Europa: 5 anni sono pochi, noi parliamo di un ciclo di studi necessario”.  

Intanto, proprio il segretario di Più Europa Riccardo Magi, insieme ad altri esponenti del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza, sta depositando in Cassazione le firme raccolte. “Stiamo depositando – dichiara all’Ansa637.487 firme di cittadini che hanno sottoscritto il referendum sulla cittadinanza, 155mila raccolte in sole 24 ore, oltre 9mila persone che hanno dato disponibilità a diventare attivisti digitali per questa campagna, 25 artisti di fama nazionale che hanno usato la loro voce per diffondere il messaggio. In tempi di sfiducia totale per la politica e di distanza dalle istituzioni non sono solo numeri da record, sono il segno che le persone chiamate a farsi politica rispondono e si mobilitano”.


di Antonello Virgili