M5s, le tre fasi dell’Assemblea costituente

mercoledì 4 settembre 2024


Dopo le ultime schermaglie dell’eterna disputa tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, il Movimento 5 stelle ha dato il via al processo costituente. Un percorso che si è reso necessario dopo la batosta delle Europee di giugno, in cui i pentastellati hanno raccolto appena il 9,98 per cento. Il progetto contiano si divide in tre fasi: “Ascolto dei bisogni”, “Confronto deliberativo”, “Assemblea costituente”. In una lettera inviata settimane fa a parlamentari, iscritti e simpatizzanti pentastellati, l’ex premier ha definito questo iter “una bellissima sfida, un’occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento”. Una procedura affidata ad Avventura urbana, la società che si è occupata anche degli Stati generali dell’M5s al tempo di Vito Crimi. Tre fasi, la prima che si chiude il 6 settembre con il “deposito” in piattaforma, rigorosamente in forma anonima per evitare influenzabilità, di obiettivi strategici ordinati in filoni tematici, sui quali chi accede può dare parere. “I partecipanti – ha scritto Conte – saranno chiamati a esprimere le loro priorità rispetto agli obiettivi ritenuti più strategici da perseguire in futuro dal Movimento 5 stelle e che diventeranno, pertanto, oggetto di discussione della fase deliberativa, ossia di ricerca delle proposte e delle soluzioni”. Alle articolazioni interne del M5s (gruppi territoriali, gruppi parlamentari o consiliari, comitati tematici) e alle organizzazioni esterne al movimento è stato possibile fornire un contributo collettivo, attraverso un indirizzo e-mail dedicato.

Nella fase due, che parte nei primi giorni di ottobre, il confronto su quanto prodotto nella precedente ha al centro una “guida alla discussione” redatta da Avventura urbana, con il supporto di esperti tematici per fornire a tutti i partecipanti la base informativa su ogni tema e le domande a cui rispondere durante le sessioni tematiche di discussione. A lavorare, in tavoli paralleli, 300 iscritti, estratti a sorte su un campione stratificato basato su equilibrio di età, genere e provenienza geografica. Tutti gli iscritti e i simpatizzanti che avranno contribuito attivamente nella prima fase; un gruppo di 30 giovani minorenni (14-17 anni); un gruppo di sostenitori non iscritti. E infine il 19 e 20 ottobre, l’assemblea mista online e in presenza, nella quale verranno illustrate le proposte, si esprimerà un panel di esperti e poi ci sarà il voto in piattaforma in modo che sia tutto tracciato. “Questo progetto – ha sottolineato Conte – è il modo migliore per affrontare il crescente disimpegno dei cittadini verso la politica e la diffidenza e la disaffezione che molti di loro provano verso tutto ciò che riguarda la res publica. Il Movimento è nato con una forte carica rivoluzionaria, una forte tensione innovativa. È per questo che dobbiamo vivere la nostra parabola politica mettendoci seriamente e radicalmente in discussione”. Tra gli argomenti più dibattuti in piattaforma, la regola dei due mandati (l’ipotesi è di modificarla inserendo l’obbligo, per i parlamentari che già hanno fatto due legislature, di sottoporsi al voto degli iscritti), e le candidature (con il ripristino del requisito di essere stati candidati almeno a una elezione comunale sotto il simbolo del M5s per poter accedere a candidature regionali, nazionali ed europee, e l’esclusione di candidature di persone che si sono presentate in liste “avversarie” del M5s).


di Duilio Vivanti