Molteni: “Meno sbarchi grazie a cooperazione internazionale”

lunedì 2 settembre 2024


“L’anno scorso emergenza sbarchi era a Lampedusa, ora nelle spagnole Canarie”. Con questa affermazione Nicola Molteni sancisce un cambio di passo del Governo sul fronte dell’immigrazione. In il sottosegretario all’Interno della Lega Nicola Molteni. “La diminuzione degli sbarchi – afferma – è un risultato straordinario di questo Governo e dell’impegno del ministro Matteo Piantedosi. Ad agosto si sono registrati 8.500 arrivi, contro i 25mila di un anno fa, con 5mila minori non accompagnati rispetto ai 18mila dello scorso anno”. Inoltre, “c’è stato il 20 per cento in più dei rimpatri. Tutto questo grazie alla cooperazione internazionale con Tunisia, Libia ed Egitto”. Secondo Molteni, “la politica migratoria del nostro Governo avviene in un quadro di politiche internazionali con il controllo di organizzazioni come Unhcr e Oim. I diritti umani sono quindi garantiti. È vero che ci sono morti e dispersi, ma in quantità inferiore rispetto al passato. Azzerando le partenze si limiterà l’azione degli scafisti e dei trafficanti di esseri umani che speculano sulle vite di chi cerca un futuro migliore. E in questo modo si conterranno anche attività illegali come il traffico di armi e di droga che proliferano con i guadagni degli scafisti”.

Molteni è convinto che “il protocollo con l’Albania sia utile, necessario e moderno. Un’iniziativa che sui territori extra Ue sarà il futuro. È un accordo di deterrenza per le partenze e di alleggerimento delle nostre strutture approvato da 15 Paesi europei. La struttura in Albania sarà il modello per la gestione dei flussi migratori”. Molteni, infine, liquida con una battuta la questione Ius Scholae caldeggiata dal leader di Forza Italia Antonio Tajani. “Penso sia solo una cotta estiva”, sottolinea. “La cittadinanza non si regala e non si può dare in automatico. Nel nostro Paese i minori stranieri hanno già gli stessi diritti all’istruzione e alla sanità degli italiani. Manca solo il diritto di voto che però non può essere dato con la scorciatoia dello Ius Scholae”.

 


di Redazione