venerdì 30 agosto 2024
Giuseppe Valditara interviene sulla questione del sostegno agli studenti con disabilità. “Ho posto il tema come centrale dall’inizio del mio incarico, tanto è vero che non ci siamo limitati, come spesso è successo in passato, a declamare principi ideologici, ma abbiamo anche varato numerose e innovative iniziative concrete. La più importante è stata quella di garantire la continuità didattica, anche nel caso in cui il docente di sostegno non sia di ruolo”. In un’intervista ad Avvenire, il ministro dell’Istruzione e del Merito, spiega anche come stanno procedendo le assunzioni degli insegnanti di sostegno. “Nel 2023-2024 – afferma – abbiamo avviato immissioni in ruolo per 13.354 unità e nel 2024/25 saranno circa 10mila. Inoltre, abbiamo già accantonato per il prossimo concorso Pnrr altri 5.785 posti. Quindi, complessivamente sono quasi 30mila gli insegnanti di sostegno assunti in ruolo. In realtà ne avremmo anche assunti di più, ma abbiamo riscontrato purtroppo la carenza di candidati specializzati nelle regioni dove vi è maggior fabbisogno”. Il ministro rivendica, inoltre, di aver “stanziato 30 milioni di euro per l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale a favore di ragazzi con alcune disabilità per personalizzare sempre di più l’insegnamento”.
Come sottolinea Valditara, “le famiglie non sono dei privati e ricordo a tutti che l’articolo 30 della Costituzione attribuisce innanzitutto ai genitori il diritto-dovere di istruire, formare ed educare i figli. E qui si capisce chi è a favore di una scuola concepita come comunità educante in cui famiglia e docenti, esigenze degli studenti e centralità della persona si uniscono e si esaltano e chi, invece, ha una concezione statalista e illiberale della scuola. Inoltre, già l’anno scorso avevo fortemente voluto che i docenti di sostegno assunti in ruolo rimanessero per tre anni sulla stessa cattedra. Anche questa è stata un’innovazione importante”. Con il progetto Una scuola per i cinque sensi, “abbiamo suggerito soluzioni innovative per le riqualificazioni edilizie e le costruzioni di nuove scuole al fine di favorire l’integrazione degli studenti con disabilità, una parte importante delle risorse sono state poi destinate all’abbattimento delle barriere architettoniche. Stiamo facendo un lavoro imponente per la riqualificazione della edilizia scolastica, grazie ai fondi del Pnrr ma non solo. Stiamo riqualificando circa il 20 per cento del patrimonio edilizio scolastico anche grazie a fondi ministeriali che ho aggiunto ai 3,9 miliardi del Pnrr: si tratta di 1,2 miliardi aggiuntivi del bilancio del Mim”.
di Redazione