Cattaneo (Forza Italia): “Sì all’Autonomia, ma Lep elemento cardine”

venerdì 30 agosto 2024


Per Alessandro Cattaneo il referendum sull’Autonomia può diventare “un’occasione per discutere nel merito”. Anche se vede il rischio “che il dibattito si riduca a uno scontro Sud contro Nord. Tutti dovremmo impegnarci affinché non sia così”. Lo sostiene il deputato forzista, già sindaco di Pavia, in un’intervista al Foglio. “Al di là delle cose che sono state dette, dobbiamo sgombrare il campo: noi di Forza Italia abbiamo votato con tutta la maggioranza la riforma dell’Autonomia, dando prova di crederci sul serio. Vogliamo però essere i garanti di una riforma fatta per bene, senza spaccare l’Italia”. Secondo Cattaneo, “l’elemento cardine per un’Autonomia che funzioni è la definizione dei Lep e, soprattutto del loro finanziamento. Andare a sottoscrivere accordi prima – aggiunge – non garantisce le certezze che servono sulle risorse finanziarie. Ripeto, non siamo contro l’Autonomia ma siamo quelli che lavorano affinché possa essere una vera opportunità per il Paese”.

L’Autonomia sarà oggi tra i temi discussi al vertice di maggioranza tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini che precederà il primo Consiglio dei ministri dopo l’estate. “La sinistra – dice Cattaneo – ha fatto la devoluzione con il Titolo V. Stefano Bonaccini, quando andava di moda, ha chiesto anche l’attivazione dell’Autonomia differenziata per l’Emilia, in Lombardia e Veneto il Pd sostenne i referendum di Roberto Maroni e Luca Zaia, oggi invece sostengono che sia il male assoluto, è una presa di posizione pretestuosa. Il divario tra Nord e Sud c’è da 80 anni quindi questa narrazione è ridicola. Detto questo proprio per non fornire alibi al Pd e ai suoi alleati è giusto procedere con attenzione”. Cattaneo respinge fermamente l’ipotesi di intesa con i progressisti. “Noi non guardiamo al Pd, siamo con convinzione nel centrodestra. Dalle carceri allo Ius Scholae abbiamo una nostra sensibilità ma riguarda il dibattito parlamentare, non l’azione di Governo. Se il campo largo cerca di capire come organizzarsi con Matteo Renzi che torna per occupare il centro ed essere più competitivo, noi dobbiamo fare altrettanto per rafforzare il centrodestra. È chiaro che per occuparsi di diritti e garantismo, per parlare all’elettorato moderato, noi di Forza Italia siamo i più adatti. Ma questo posizionamento non è un favore che facciamo a noi stessi, semmai è un vantaggio per l’intera coalizione”.


di Redazione