Renzi: non lo vuole nessuno

mercoledì 28 agosto 2024


Francamente è difficile comprendere dove voglia arrivare il senatore di Rignano. Dopo aver ignorato del tutto Luigi Marattin e tutti quelli che in Italia viva chiedevano un congresso per decidere democraticamente la linea politica del partito, il Matteo Renzi (come una piccola fiammiferaia qualunque) ha bussato alla porta di Elly Schlein convinto di poter giocare con lei un’altra partita, magari non di calcio. La segretaria del Partito democratico, però, ha con lei una serie di contadini che la aiutano a manutenere il campo che considerano “largo” ma lo è solo per loro. I villici sono un po’ restii a coinvolgere il toscano nei loro affari, soprattutto quando si tratta di nomine e candidature.

L’esempio lampante ci giunge in queste giorni dalla Liguria, dove il candidato marcato Alleanza verdi e sinistra (l’ex giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa già mazzolato da Giovanni Toti alle ultime Regionali) e il portabandiera del Movimento 5 stelle Luca Pirondini hanno messo entrambi in chiaro che non vogliono Renzi tra i piedi: se c’è lui non si candideranno (e questo sarebbe l’unico merito del Nostro). Resterebbero in corsa l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando e Nicola Morra, grillino che nel 2022 comunicò ai quattro venti il suo addio alla politica. Il “campo”, oltre che a restringersi, rischia anche di inquinarsi ed andare incontro ad un’altra disfatta. Poco male e, quasi quasi, viene da urlare aridatece Toti.


di Gianluca Perricone