lunedì 26 agosto 2024
Cara Presidente Marina Berlusconi,
Se la potessi incontrare le parlerei d’un orizzonte politico da spargere sulla pagina bianca e d’una storia civile ancora tutta da scrivere. Le parlerei della memoria, ma soprattutto del futuro. Le racconterei di un’idea culturale e sociale al limite della follia. E ci vorrebbe un po’ di sana follia per coglierla.
Le illustrerei un’idea che non posso stare qui a sviscerare in modo esaustivo, ma le assicuro che sarebbe considerata, almeno dai più, come un’idea fuori dai binari, ingenua, improbabile, molto improbabile, quindi possibile. Possibile.
Immaginiamo, allora, nuove possibilità e proviamo, insieme a chi davvero lo desidera, insieme a chi ama leggere con occhi sinceri la vita e la realtà, proviamo a incamminarci lungo sentieri non battuti, a delineare visioni esistenziali che s’immergano nell’amore e nel cuore delle persone. E proviamo a diffondere tutto ciò attraverso la prospettiva di un’altra politica, d’una politica-altra. Ma come?
Con il dialogo e con la ricerca di verità.
Se avessi l’occasione di parlare con lei, potremmo domandarci reciprocamente che cosa davvero conti in questa vita e quale politica sia rimasta ancora inesplorata.
Cara Presidente, cara Marina Berlusconi, un vuoto di politica si è impossessato delle coscienze e ha prodotto un grave vuoto culturale, sociale, umano. È un vuoto esistenziale. È un mondo di solitudini. A cominciare dai ragazzi e dalle nuove generazioni, ma non soltanto. Questo è ciò che è accaduto anche in Italia e in Europa. Servirebbero, invece, un’altra Italia e un’altra Europa. Perché? Perché è accaduto tutto ciò? Qual è il motivo?
Semplice: la Politica è stata sostituita dal Potere, cioè dall’arrivismo, dalla cupidigia, dalla sete di comando, dal verticismo, dall’arroganza, dalla violenza, dal sopruso, dall’ingiustizia, da una mentalità dominata dall’istinto di prevaricazione e dalla legge della giungla, dalla legge del più feroce, del mors tua vita mea, a cui si aggiunge un’egemonia tecnocratica devastante, che ottunde ogni coscienza, mortifica le persone, umilia ed emargina chi propone altro. Alterità.
Siamo tutti sudditi. Eppure, moltissime persone stanno aprendo gli occhi. È in atto un risveglio delle coscienze. Verso dove? Dov’è la libertà?
Intanto, l’omologazione tecnocratica imperante svilisce la Politica, la pone ai margini e non ammette una visione alternativa a quella dominante. Invece, servirebbe altro.
Ma cosa servirebbe? Mi è tornato alla mente, allora, quello che io definirei il testamento politico di Silvio Berlusconi. Mi riferisco al testo, elaborato dal Presidente stesso, e scritto sottoforma di domande e risposte, in cui il suo papà ha posto lui stesso gli interrogativi dando le seguenti testuali risposte: “Ma, Presidente, che partito è Forza Italia?” è una delle domande. La risposta: “Forza Italia è il partito del cuore, Forza Italia è il Partito dell’amore, per i propri figli, per i propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno. È il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti. Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati. Forza Italia è il partito del mondo che ama la pace, del mondo che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono, Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, degli Stati che si aiutano l’un l’altro. Forza Italia è il partito della libertà della democrazia, del cristianesimo, è il partito della dignità, del rispetto di tutte le persone, è il partito del garantismo della giustizia giusta, Ripeto, Forza Italia è il partito della libertà. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti noi”.
Ecco, proprio a tal proposito, mi è venuta in mente un’idea editoriale. Qualcosa di inedito. Per dare forza a queste importantissime parole di Silvio Berlusconi. Per immaginare il futuro, per dare forza all’alterità possibile. Alla Politica. A un sogno di libertà, d’amore, di verità. Se...
di Pier Paolo Segneri