Ius scholae, pale eoliche e vecchi fascisti

lunedì 26 agosto 2024


Anche le ferie ferragostane di questo 2024 hanno avuto il loro movimento. Sono decisamente mutati i tempi e non in meglio direi, da quando, durante la Prima Repubblica, persino il Governo si godeva in santa pace il sole estivo. In attesa di vedere e dare un’opinione su quella che si prospetta essere la “mostra clou” istituzionale di quest’anno, quella sul Futurismo, alla Gnam, assistiamo indecisi tra lo sgomento e lo sganasciarci dalle risa, alla fibrillazione della sinistra che vorrebbe tanto fosse vero l’allarme lanciato dal Giornale, di una probabile indagine della magistratura nientepopodimenoché su Arianna Meloni per un qualcosa che chi scrive non ha sinceramente capito cosa sia (ma io sono ignorante, sia ben chiaro), chiamato fumosamente “traffico d’influenze”. D’accordo, che sia un dovere dell’avversario politico cercare in ogni modo di ribaltare una situazione a lui sfavorevole, ma in questo caso più che esagerare si è oltrepassata la soglia del ridicolo. Tuttavia, non paghi di simili scoperte note ai più, i nostri irriducibili compagni dalle sorti progressive ravvisano l’esistenza di un altro temibile pericolo “veterofascista” che funge da “cinghia di trasmissione” tra Fratelli d’Italia, il mondo degli ex An e i gruppi più radicali come Casapound, che risponde al nome di Domenico Gramazio, per di più senatore. Aggiunge poi l’articolo su Domani, riportato da Dagospia: “Gramazio è convinto sostenitore del Governo di Meloni e, soprattutto, è di casa nella fondazione Alleanza nazionale”.

Va bene che i nostri dirimpettai dell’emiciclo parlamentare vogliono trovare qualsiasi motivo per cercare di far cadere il Governo, fosse anche di scovarvi un collegamento con Gengis Khan e l’Orda d’oro, con la peste nera del Trecento e con il massacro di Fort Apache e di Alamo, ma suvvia, basta così et de hoc satis, come dicevano i nostri padri latini. Tutto vecchio, altro che “futurismo”. Vecchie, anzi obsolete strategie criptopolitiche, vecchi personaggi (anche, anzi forse soprattutto quelli giovani), vecchie e stantie parole dette e scritte, mentre Fratelli d’Italia e dunque l’attuale Esecutivo, si ritrova sempre più arroccato in una strenua difesa, quasi una “formazione a testuggine” facendo quadrato in una tattica sbagliata. Se si fosse in una vera battaglia campale, del resto – a parte ciò che abbiamo già più volte detto e ripetuto sino alla nausea – della “cultura” ci giungono soltanto proclami o poco più che di fatto è come dovrebbe essere, normale amministrazione. Vedremo, comunque, se e cosa realizzeranno. Non sta messo meglio l’indipendente Gianni Alemanno con il suo manipolo. Anche in questo caso, ancora non sono stati avvisati all’orizzonte né i tartari né un vago segno d’interesse sulla cultura da salvaguardare e sul come farlo. Lo stesso dicasi per Matteo Salvini e la Lega, mentre sappiamo benissimo che a Forza Italia dell’argomento già importava poco o nulla durante il regno di Silvio Berlusconi, figuriamoci adesso con Antonio Tajani che si sta battendo con tutte le sue forze per lo Ius Scholae tallonato in quanto a inclusività e accoglienza da Luca Zaia.

Ma io, personalmente giunto a questo punto, sarei per dare la cittadinanza anche agli xenomorfi di Alien, così, direttamente appena sgusciano dall’uovo ancora in forma di strizzafacce. Tutti italiani, tutti quanti, basta che respirino ossigeno o comunque una miscela di aria non tossica. Pare che questa cosa del resto piaccia anche a una buona parte della Chiesa un tempo “cattolica apostolica romana”. Non ci resta, infine, che sperare nel generale Roberto Vannacci. Magari il suo nuovo gruppo politico, facendo tesoro degli errori altrui, della miopia politica e soprattutto culturale dei suoi competitori, avendo visto altre civiltà extraeuropee, spero abbia almeno un po’ di più a cuore la nostra cultura e la nostra civiltà italiana ed europea, quella delle cattedrali e dell’arte, non quella del signoraggio bancario e se ne faccia oneroso carico a Bruxelles. Anche questo caso è interessante da seguire. Staremo a vedere se ci sarà un’impennata d’intelletto e si oserà dove volano le aquile, che come è ben noto, non si aggregano in stormi. Per il resto, assistiamo, ormai quotidianamente, a un sempre più rapido decadimento in questa età oscura, dove c’è chi, a sinistra, forte della propria elezione al Parlamento europeo, vorrebbe giustificare i disonesti, i mediocri e i postulanti e i caudatari d’ogni risma e colore. Essi procedono reggendo gli strascichi bisunti dei loro padroni. L’ignoranza diviene sempre più titolo di merito mentre ci preoccupiamo di devastare una delle maggiori ricchezze di questo Paese – insieme con l’arte – ovvero il suo incommensurabile paesaggio, con falangi di pale eoliche, facendolo passare come un meraviglioso beneficio per l’umanità tutta. Sì, lo so, chi scrive non è particolarmente ecofriendly. Ed è vero. Già detesto i nuovi tappi di plastica che restano attaccati alle bottiglie, figuratevi quelle mostruosità giganti che deturpano il cielo. Ma c’è lo Ius Scholae a salvarci tutti, abbiate fede.


di Dalmazio Frau