La struttura più antidemocratica dell’Occidente

giovedì 1 agosto 2024


Non esiste forma umana di Governo che non diventi corrotta nel tempo. Non appena viene istituito un sistema politico per governare una popolazione, il tempo inizia a scorrere verso la sua fine. Anche gli Esecutivi fondati sui principi più nobili e sul rispetto della legge finiranno per minare quelle basi, man mano che politici corrotti e senza scrupoli, intenti a conquistare sempre più potere per sé stessi, acquisiscono più influenza sulle scelte del Governo. Vi proteggeremo. Vi daremo sicurezza. Ci prenderemo cura della vostra salute, Vi renderemo felici. È un patto faustiano che porta generazioni a scoprire, solo anni dopo, di essere state messe in catene.

Poiché a essere attratte dal potere sono le persone meno virtuose, qualsiasi sistema di Governo gestito da loro tenderà a rifletterne la natura corrotta e questo è il motivo per cui, nel corso della Storia, città, nazioni e imperi si sgretolano sempre dall’interno. Quando un Esecutivo diventa così corrotto da essere illegittimo? Ci sono molti segnali rivelatori: affermazioni incostituzionali di autorità, intimidazioni coercitive, procedimenti giudiziari selettivi, tasse elevate, incapacità intenzionale di proteggere i propri confini e censura su larga scala, solo per citarne alcuni. Tutti questi segnali rivelatori lampeggiano in un’Europa caduta nelle mani di una classe dirigente che porta avanti programmi senza rappresentare il popolo.

Il presunto successo della destra sovranista e antiglobalista, alle elezioni del Parlamento europeo del 9 giugno, non ha per nulla sconvolto l’establishment politico del Vecchio Continente. Né nessuno dei milioni di voti espressi in quelle elezioni avrà alcuna incidenza sulle politiche dell’Ue per i prossimi cinque anni. Queste saranno stabilite da una Commissione non eletta, con Ursula von der Leyen al timone per la seconda volta. Il fatto è che il cosiddetto Parlamento europeo, a differenza di qualsiasi Aula nel mondo democratico, non può né avviare né porre il veto sulla legislazione: può solo accettarla, respingerla o modificarla. Bruxelles è davvero una zona libera dalla democrazia. Quindi, quando si tratta di questioni chiave come sovranità, identità, immigrazione, famiglia è come esistesse un solo partito eurocratico, con diverse filiali locali che possono definirsi socialdemocratiche, cristiano-democratiche, liberali o verdi; ma aderiscono tutti alla stessa ideologia post-sovranista. I dissidenti vengono bollati come populisti, sovranisti, estremisti o addirittura nazisti da una Commissione che sta spingendo Europa nel calderone occidentale globale del “risveglio” e della follia.

Nell’ultimo quarto di secolo, l’apparato dell’Ue si è trasformato in una “comunità di valori” culturale-marxista gestita da funzionari non eletti, che stanno promuovendo attivamente il suicidio del Vecchio Continente. Chi sta imponendo questa comunità di valori è Ursula von der Leyen, la cui seconda elezione era prevedibile quanto la prima per chi conosce la sua carriera costellata da vari illeciti, dai quali è sempre uscita indenne compreso l’ultimo soprannominato dai media Pfizergate e relativo all’acquisto di 1,8 miliardi di dosi del vaccino Pfizer da utilizzare in tutta l’Ue: un contratto “gonfiato” secondo il quotidiano statunitense Politico. Ma l’accusa più grave è che il contratto sarebbe stato negoziato direttamente tra von der Leyen e Albert Bourla, l’amministratore delegato di Pfizer con trattative sottobanco condotte tramite presunti messaggi successivamente cancellati. In uno Stato di diritto, con un’indagine penale per corruzione e distruzione di documenti mossa dal pubblico ministero europeo ancora in corso, non si dovrebbe essere nominati presidenti di una Commissione.

Come mai, allora, invece di essere sotto processo, von der Leyen è riuscita sempre a farla franca ed essere rieletta presidente in Europa per la seconda volta? Pochi sanno che il suo angelo custode non era Angela Merkel bensì il ben più potente Klaus Schwab, fondatore del Forum economico mondiale, l’infernale think-tank globalista che ha dettato l’agenda politica totalitaria all’intero Occidente. È stato Schwab a inserirla, prima nel Cda del Forum, poi a pianificarle la carriera, perché von der Leyen aveva il profilo ideale per il “lavoro sporco”. Infatti, uno dei pilastri della sua presidenza è quella di mettere in quarantena, isolare e soffocare qualsiasi opposizione e resistenza degli Stati membri all’agenda europea. Alla fine, però, anche il presidente della Commissione è una marionetta, perché i Governi sono sempre gestiti dalle persone dietro le quinte che non sono state elette e mai lo sarebbero.

Ma la conferma della sua nomina è un duro promemoria del disprezzo dell’Ue per la democrazia. I suoi leader, le sue politiche e le sue leggi non sono decisi dal consenso pubblico, ma da trattative e contrattazioni sottobanco, attraverso processi deliberatamente labirintici e opachi impossibili da comprendere per il cittadino profano. L’Europa è sotto il dominio di una dittatura che si rivelerà sempre più tirannica, senza possibilità per la gente di votare per un cambiamento politico. È la struttura illegittima più antidemocratica mai pensata nella cultura occidentale ma, come tutti i Governi illegittimi, è destinata a entrare in una spirale mortale.


di Gerardo Coco