lunedì 8 luglio 2024
“Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che anche per lui il tema principale è cambiare la legge elettorale per fare in modo che a eleggere i parlamentari siano i cittadini che poi risponderanno a chi li ha eletti”.
Lo dichiara Enzo Palumbo, vicepresidente del Comitato Referendario per la Rappresentanza.
“Sante parole – continua Palumbo – per chi come noi ha promosso quattro referendum per abrogare le parti peggiori del Rosatellum e così, tra l’altro, consentire ai cittadini di scegliere almeno il candidato uninominale, senza per questo dovere obbligatoriamente votare anche per la lista proporzionale bloccata dalle segreterie dei partiti, o viceversa, e per impedire che le cinque pluricandidature oggi consentite possano sradicare il parlamentare dal suo territorio di riferimento, per cui il candidato votato dai siciliani finisca per essere farsi eleggere in Lombardia. Peccato che Landini, che pure è già meritoriamente impegnato nella raccolta delle firme per contrastare l’autonomia differenziata – conclude Palumbo – non si sia accorto che è già in corso anche la raccolta delle firme proprio per questi referendum che si muovono nella direzione che dice di volere perseguire, e che abbia invece deciso di ignorare gli appelli che tanti esponenti del suo stesso sindacato e della società civile gli hanno rivolto per dare una mano ai referendari coi ‘potenti mezzi’ di cui dispone. Insomma, vien da pensare che tra il dire e il fare...”.
di Redazione