giovedì 27 giugno 2024
Susanna Cherchi è nata due giorni prima di Natale del 1955 a Iglesias, in Sardegna. Dalla scheda pubblicata dal sito della Camera dei deputati si apprende anche che è laureata in Scienze geologiche, ma ha preferito insegnare matematica alla scuola secondaria. Nel 2012 si iscrive al Movimento 5 stelle del quale diventa deputata nel 2022, eletta nel collegio plurinominale Sardegna. La Cherchi è uscita dal suo anonimato (nel corso di questa legislatura risulta prima firmataria di sole due proposte di legge; una riguardante “l’abolizione del servizio di piazza con veicoli a trazione animale”; l’altra sulla realizzazione del festival internazionale Time in jazz, più cofirmataria di altri atti) grazie alle sue intemperanze verbali al limite dello show.
Infatti, è lei che, nel corso del dibattito parlamentare sull’Autonomia differenziata, ha ripetutamente chiesto a Roberto Calderoli: “Ministro, dove sono i soldi? Dove sono i soldi? Li tiri fuori”. Frasi ripetute in loop tanto da diventare virale. In un’altra occasione, invece, è stata assai perentoria nel commentare l’ignobile rissa scoppiata alla Camera e che ha visto il deputato M5s Donno aggredito da colleghi leghisti e di Fratelli d’Italia: “Leonardo Donno poteva morire!”, ha urlato la Cherchi interpretando in maniera esagerata l’episodio. L’altro giorno, la pentastellata ha dato il meglio di sé e, con un intervento durato per fortuna meno di un minuto, si è rivolta in modo “poco lusinghiero” nei confronti dei membri della maggioranza evocando Piazzale Loreto e Benito Mussolini appeso a testa in giù. Per la verità, l’exploit della Cerchi non ha ricevuto molti applausi dall’aula. Anzi. A questo punto due le strade di fronte alla deputata sarda. La prima: la Cherchi decide di ritornare nell’oblìo come è stato finora. La seconda: si arrampica anche lei su un tetto farneticando sull’apertura di una scatoletta di fagioli (tanto per essere originale). Staremo a vedere.
di Gianluca Perricone