mercoledì 26 giugno 2024
Marina Berlusconi annuncia la nascita della Silvio Berlusconi Editore. E sul fine vita e diritti Lgbtq stupisce tutti. La presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore rilascia oggi una lunga intervista al Corriere della Sera per parlare della nuova casa editrice. “La Silvio Berlusconi Editore avrà un’unica parola d’ordine: libertà. Non sarà solo un omaggio a mio padre, ma un progetto editoriale che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui”. E a proposito di libertà, la pensa così anche sui diritti civili: “Ognuno deve essere libero di fare le sue scelte. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq+, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere”. Mentre, per l’ennesima volta smentisce le intenzioni di scendere in campo: “Assolutamente no, né oggi, né in futuro”.
Per la primogenita del Cavaliere, “il problema di fondo è che il nostro mondo, l’Occidente. Sta vivendo una terribile crisi d’identità. Guardi a quel che succede nelle piazze, nelle università. Si protesta a favore di Hamas, ma dietro si legge un disprezzo profondo verso l’Occidente. Guardi a quella sorta di malattia autoimmune chiamata cancel culture, secondo cui tutto quello che la nostra civiltà ha costruito è da buttare. Cosa c’è di più preoccupante di una grande cultura che rinnega sé stessa?”. Sul piano internazionale, Marina Berlusconi invoca “un’Europa più forte e più coesa”. Sostiene che il successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche non possa “non allarmare. Le preoccupazioni sulle conseguenze del prossimo voto negli Stati Uniti aumentano”. Berlusconi pensa che a “Bruxelles si debba fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario, serve un’Europa capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità”. Quanto alla destra italiana afferma: “Questo Governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche. Poi, per carità, ci sono anche temi su cui si può essere più o meno d’accordo”.
di Duilio Vivanti