mercoledì 12 giugno 2024
Luigi Di Maio attacca frontalmente Giuseppe Conte. L’ex esponente pentastellato, ex ministro degli Esteri e ora rappresentante Ue nell’area del Golfo, in un’intervista alla Stampa, commenta il risultato alle Europee. Secondo Di Maio, la principale responsabilità del leader grillino è quella di “aver snaturato il Movimento 5 stelle, che oggi è un partito ancora più chiuso e verticistico del passato. Un tempo era più plurale, c’erano più anime diverse”. Per l’ex capo politico dell’universo pentastellato, “Conte ha modellato” il M5s “a sua immagine e somiglianza. Ha fatto un’operazione legittima, che gli è stata consentita senza che nessuno alzasse un dito. Per questo credo che, nonostante questo risultato negativo, dentro al Movimento non cambierà niente. Quanto a Beppe Grillo, ha 300mila buoni motivi per restare in silenzio”. Si è parlato del flop a causa della debolezza delle liste e dei candidati.
Per Di Maio, “la debolezza delle liste esiste da 15 anni. Eravamo tutti dei signor nessuno. Dai primi sindaci eletti nel 2012 fino al risultato del 33 per cento. È sempre stato un voto di opinione, mai un voto di preferenza. In ogni caso, seguo divertito il dibattito sul doppio mandato. Vuoi vedere che la soluzione proposta dal Movimento per risolvere la sua crisi, è la politica di professione?”. In questa tornata elettorale, secondo Di Maio, hanno perso “i partiti che hanno buttato giù Mario Draghi e perdono i due leader di centro (Carlo Calenda e Matteo Renzi, ndr) che, incapaci di trovare un accordo, si sono cannibalizzati a vicenda”. Quanto al futuro politico personale, l’ex ministro esclude ogni ipotesi. “Il mio futuro – afferma Di Maio – sono mio figlio, che nascerà a settembre, e la mia compagna. Ho tutto l’interesse a portare a termine il mio mandato presso le istituzioni europee continuando a lavorare come ho sempre fatto”.
Di tono diverso sono le parole di Roberto Fico. L’ex presidente della Camera, intercettato a Montecitorio, ha ammesso che “il risultato elettorale non è stato buono e lo abbiamo detto tutti. Stiamo facendo e faremo una riflessione approfondita per migliorare tutti insieme. Non c’è nessun processo a Giuseppe Conte, c’è una riflessione generale che va fatta e va fatta tutti uniti”. Intanto, l’assemblea costituente del M5s, preannunciata ieri sera da Conte nell’incontro con i parlamentari pentastellati dopo le Europee, dovrebbe tenersi – a quanto si apprende – nel mese di settembre, al massimo in ottobre. Al centro dell’assemblea ci saranno le regole del M5s, con eventuali modifiche, ma si potrebbe discutere anche di temi politici. La riunione dei parlamentari pentastellati con Conte, che è stata sospesa intorno all’una di notte, dovrebbe riaggiornarsi, forse già a domani.
di Duilio Vivanti