venerdì 7 giugno 2024
Come ho già dichiarato per le elezioni europee, in cui vado a votare esclusivamente per dare il mio appoggio a un magistrato coraggioso come Cuno Tarfusser, anche per il rinnovo del Consiglio comunale di Perugia, la mia città, ho deciso di sostenere incidentalmente la coalizione uscente di centrodestra solo per appoggiare la riconferma del consigliere uscente Nicola Volpi, giovane volenteroso e preparato operatore sanitario che conosco personalmente, altrimenti sarei restato volentieri a casa. In particolare, in assenza di un candidato credibile, in un marasma di idiozie politicistiche presenti in tutti i partiti e gli schieramenti – in cui prevale un ridicolo atteggiamento utopistico, con il quale si promette di realizzare il paradiso comunale in terra – non avrei dato il mio appoggio a una coalizione uscente che, sotto la guida del sindaco Andrea Romizi, durante la pandemia, si è caratterizzata per grande solerzia nell’applicare, mettendoci del suo, le demenziali misure liberticide finalizzate a contrastare la diffusione di un virus a relativa bassa letalità. Tant’è che un articolo pubblicato dal sottoscritto il 31 gennaio del 2021 sul giornale online di Nicola Porro riportava il seguente e molto significativo titolo: “Coprifuoco a Perugia: arriva lo sceriffo di centrodestra”. Ecco, per dirla in estrema sintesi, tutto questo non può essere dimenticato da chi ritiene che alcuni valori della Carta costituzionale siano stati violati in modo del tutto arbitrario in quel lungo e buio periodo vissuto dalla nostra nazione.
Inoltre, per quanto riguarda il citato marasma di idiozie, vorrei segnalare la regola delle preferenze di genere, che in Italia sono state introdotte da oltre due lustri, e che, secondo i geni del Politically correct che l’hanno elaborata, rappresenterebbe un modo efficace per favorire l’emancipazione della donna. Quindi, secondo questa idiozia, a cui tutte le forze politiche soggiacciono per non prendersi lo stigma del reazionario, se un cittadino volesse votare due donne e due uomini alle comunali – che diventano tre alle Europee – perché ritenuti di gran lunga più in gamba rispetto agli altri candidati, non può farlo in nome di una idea molto discutibile, a mio avviso assolutamente illiberale, del progresso. Per il resto, da modesto analista delle cose politiche, tanto a livello locale che a quello nazionale, l’esito di questa consultazione mi sembra piuttosto scontato, almeno per ciò che concerne la decisa prevalenza del fronte liberale. L’unica incognita sta tutta all’interno dei due principali rassemblement, in cui è in ballo la sopravvivenza politica di molti soggetti, a cominciare da Matteo Salvini e per finire con la pasionaria Elly Schlein, il cui destino mi pare più in bilico di quello dell’attuale leader della Lega. Staremo a vedere.
di Claudio Romiti