Salvini e la riforma della giustizia: “Spero che arrivi entro giugno”

martedì 21 maggio 2024


È tempo di Europee. E di campagna elettorale. Il vicepremier Matteo Salvini non perde tempo. Gli argomenti trattati spaziano dall’attualità alla politica interna, con un occhio attento a cosa succede fuori dai nostri confini.

Su Facebook non abbandona i vecchi cavalli di battaglia. Così, in merito alla notizia dell’arresto di tre francesi a Genova, accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza romana di 19 anni a bordo di una nave da crociera, dice: “Non importa che tu sia italiano o straniero, se stupri una ragazza – in questo caso addirittura in tre! – hai un problema e devi essere curato. Per violentatori e pedofili il carcere non può bastare: serve la castrazione chimica. Punto”. Poi c’è la politica locale. E qui il ministro dei Trasporti ammette: “Penso che per la prima volta nella storia di Firenze dal Dopoguerra a questo giro si possano vincere le elezioni”. Parole, queste, offerte nel corso della presentazione del suo libro – Controvento – nel capoluogo toscano. Sempre nella città del giglio il Capitano – visto anche il luogo, la cui tradizione culinaria in materia di carne è di alto profilo – mette un po’ di ciccia. E afferma: “Spero che entro giugno arrivi la riforma della giustizia, poi il Parlamento è sovrano. Adesso ci sono le condizioni e c’è una parte della magistratura che ce lo chiede. Spero che ci si sia arrivati. È vero che quando succede, arriva la reazione”.

Inevitabile, ovviamente, un passaggio nel Vecchio Continente, che potrebbe cambiare a livello di forze politiche nelle prossime elezioni. In primis mette dei paletti (“Noi lo diciamo prima del voto, non voteremo mai Ursula von der Leyen commissaria europea, ha già fatto troppi danni”). In seconda battuta, usa parole di miele: “Sono contento che Giorgia Meloni abbia auspicato una maggioranza di centrodestra anche in Europa”. Senza però rinunciare alle stoccate (“Macron è pericoloso, è un guerrafondaio”) e ai convincimenti mai abbandonati: “Più Italia meno Europa significa che l’Europa deve difendere i confini italiani dalle invasioni degli immigrati, perché poi fanno danni. Se l’Europa è quella che boicotta l’accordo fra Lufthansa e Ita, non è la mia Europa”.

In ultimo, un commento sia sulla situazione geopolitica che sulla politica internazionale. A tal proposito, Salvini sostiene che se il conflitto in Ucraina “sarà ancora in corso, una grande speranza di ritorno alla pace passa attraverso la vittoria di Donald Trump alle elezioni negli Stati Uniti d’America. Se vincono i Repubblicani, la porta si riapre”. Con una postilla: “Solo la Lega può sostenere, oggi, un’idea che per il politicamente corretto del mainstream italiano è controvento. Perché, badate bene, a sinistra mai nella vita lo diranno, ma anche nel centrodestra i nostri alleati, o per prudenza, o per pudore, o per incertezza, non possono dirlo con la chiarezza con cui lo diciamo noi”. Più limpido di così…


di Mimmo Fornari