giovedì 29 febbraio 2024
Si scatena la ridda di commenti sulle elezioni regionali sarde di domenica scorsa. Tre dati però sono certi: la candidata della sinistra e dei populisti ha tagliato il traguardo della presidenza precedendo solo di una manciata di voti il candidato conservatore; la coalizione liberalconservatrice, se i partiti che la formano resteranno coesi, ha, però la maggioranza in Assemblea regionale; si è recata alle urne solo la metà dei sardi. All’interno di questo quadro, mentre la Lega di Matteo Salvini scivola allo 3,8 per cento, il Partito liberale italiano, riprendendo il suo posto nel centrodestra con Alleanza Sardegna, prende oltre 28mila voti, il 4,1 per cento, dei suffragi espressi, pur se ha goduto di una copertura mediatica inesistente. Con evidenza, su quella bicicletta ha saputo pedalare.
Avrebbe meritato un commento di Gianni Brera. Adesso occorre correre alle Europee. Per la Forza Italia di Antonio Tajani, atteggiantesi a Partito liberale di massa, pedalare in accoppiata col Partito liberale italiano storico gioverebbe indubbiamente a rafforzare l’immagine, ma non solo. Forza Italia è nel Partito popolare europeo, raggruppamento già democristiano e adesso conservatore, quasi come quello guidato da Giorgia Meloni. Esso candida Ursula von der Leyen a continuare a dirigere la Commissione esecutiva dell’Unione europea. La già ministro della Difesa della Repubblica federale di Germania ha chiaro che se l’Unione europea deve essere effettivamente sussidiaria dove gli Stati membri non possono arrivare, allora la loro difesa deve diventare comunitaria, per essere credibile anche entro l’Alleanza Atlantica.
Però questo disegno richiede il sostegno di una maggioranza ampia nel prossimo Parlamento europeo. I conservatori di diversa tendenza avrebbero una grande utilità a avere con sé i liberali. È vero che in questo gruppo all’Eurocamera c’è qualche componente radicale “liberal”, ma vi sono anche frange liberalconservatrici, come il Vvd olandese. Sarebbe un compito conforme alla natura e alla storia del Partito liberale italiano fare da ponte per portare liberali e conservatori a collaborare, nel sostegno al disegno di Ursula von der Leyen, e a Forza Italia sarebbe oltremodo utile fornirgli la bicicletta.
di Riccardo Scarpa