Tajani: “In Sardegna abbiamo sbagliato sui tempi”

giovedì 29 febbraio 2024


“Bisogna evitare di ripetere gli stessi errori”. L’analisi di Antonio Tajani sulla sconfitta del centrodestra è puntuale. “In Sardegna – afferma – abbiamo commesso degli errori sui tempi. Forza Italia è sempre stata portatrice di pace e cerchiamo il dialogo e il confronto. Se ci sono stati degli errori sui tempi, bisogna evitare di ripeterli. Gli errori servono a correggersi”. Per il segretario forzista e ministro degli Esteri “va detto però che il risultato nel merito delle liste del centrodestra in Sardegna è stato positivo. Se non ci fosse stato il voto disgiunto il centrodestra avrebbe stravinto. Alessandra Todde ha lavorato bene e rispetto il voto popolare. Ma il consenso politico dimostra che c’è un’ampia fascia di cittadini che si riconosce nel centrodestra”. Tajani si concentra sui prossimi appuntamenti elettorali. “Siamo soddisfatti per l’accordo raggiunto” su Piemonte, Basilicata e Umbria, “questo rafforza la coalizione e i candidati”. A margine di un convegno sull’energia alla Camera, il vicepremier sostiene che “le candidature fatte in anticipo permettono di allargare i consensi. Candidati come Alberto Cirio in Piemonte e Vito Bardi in Basilicata sono affidabili, seri e persone che hanno fatto bene. È una decisone adottata da tutti e va nella direzione giusta”, ha aggiunto.

Tajani si è espresso anche sul caso di Ilaria Salis. L’attivista e insegnante 39enne, originaria di Monza, è stata arrestata in Ungheria e si trova in carcere a Budapest. La donna è accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti durante la manifestazione “La Giornata dell’onore”. Tajani ha detto che “non c’è alcuna interferenza da parte italiana” sul caso Salis, “ci siamo preoccupati di ciò di cui ci dobbiamo preoccupare cioè della tutela dei diritti del detenuto, lo facciamo per la signora Salis come per tutti i detenuti italiani nel mondo. Vanno rispettate all’interno dell’Unione europea le regole dell’Ue per quanto riguarda la detenzione – ha aggiunto – siamo garantisti, abbiamo detto quello che si può fare”. Tajani ha affermato che il Governo è “in costante contatto con la famiglia” e ribadisce che “ieri abbiamo consegnato un documento scritto al ministro degli Esteri ungherese per dire quello che noi possiamo fare e, qualora venissero concessi gli arresti domiciliari alla signora Salis, deve essere garantita la sicurezza della detenuta e dei suoi famigliari”.


di Redazione