Regionali, la singolar tenzone di Tajani e Crippa

venerdì 19 gennaio 2024


Continua il dibattito nel centrodestra sulle Regionali. Con Fratelli d’Italia pigliatutto, il conflitto nella maggioranza si consuma tra Lega e Forza Italia. La singolar tenzone vede sulla ribalta politica il vicesegretario legista Andrea Crippa e il segretario forzista Antonio Tajani. “Con i giochi di forza non si va lontano. Mentre col senso di responsabilità e l’attenzione alle competenze e capacità possiamo continuare a vincere”. Lo dice Crippa a Repubblica. A suo avviso, la “mappa” di Francesco Lollobrigida “è sballata. Non tiene conto degli abitanti. In altre regioni dove si va al voto la Lega ora potrebbe avere qualcosa. Forza Italia ha tante regioni che amministra, anche Fratelli d’Italia. Ora noi (con la Sardegna, ndr) abbiamo fatto un gesto di responsabilità verso la coalizione, per tenere il centrodestra unito. Adesso ci aspettiamo che anche gli altri lo abbiano, non mettendo al centro gli interessi dei partiti”.

Crippa parla di “generosità” di Matteo Salvini con gli alleati, però afferma: “Se FdI ha ceduto la Sicilia, noi la Sardegna, il terzo che salta è Vito Bardi (governatore in quota Forza Italia della Basilicata, ndr). Abbiamo un credito”. Quanto al Veneto “non abbiamo discusso ancora. Ma credo che Luca Zaia, non perché lo dice la Lega, ma i cittadini veneti, sia il miglior presidente che quella regione abbia avuto nella storia.  L’80 per cento dei cittadini vuole che continui a governare. Dovrebbe potersi candidare, poi decideranno gli elettori naturalmente”. La sfida vera “è l’anno prossimo, nelle regioni in cui ci sono gli uscenti di centrosinistra: Campania, Puglia, Toscana, Emilia-Romagna. Quella è la sfida che si deve giocare il centrodestra e il partito di maggioranza relativa, quindi FdI”.

La risposta di Tajani è netta. “La Basilicata è ben governata da Bardi: c’è un buon Governo, lui è una persona perbene, quindi merita di continuare a governare. Escludo un passo indietro, c’è da lavorare insieme”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri ai microfoni di Radio24. “Prematuro parlare delle liste alle Europee: siamo a gennaio e si vota a giugno. Non è uno scandalo se i leader si candidano per attirare i voti”, dice Tajani. “Gli elettori lo sanno che poi non andranno a fare i parlamentari europei. Noi aspettiamo per decidere il Congresso di metà febbraio di Roma il 23 e 24 quando Forza Italia eleggerà il suo segretario. Io sono candidato”. Secondo Tajani, “Silvio Berlusconi è irripetibile per genialità, forza politica, forza elettorale. Non esiste il suo erede, non sono io il suo erede. Gli eredi sono tutti gli elettori di Forza Italia”, aggiunge il ministro degli Esteri.


di Manlio Fusani