Lollobrigida: “Sulle Regionali ottimista, si troverà un accordo”

martedì 16 gennaio 2024


Francesco Lollobrigida si occupa dei rapporti di forza all’interno del centrodestra. Il ministro dell’Agricoltura professa ottimismo, ma mette i puntini sulle “i”. “Christian Solinas non ha governato nemmeno male, ma pensiamo che il nostro possa governare meglio. A parte il nodo Sardegna, però, non mi pare ci siano stati altri comuni in cui abbiamo avuto problemi”. Lo spiega il plenipotenziario di Fratelli d’Italia, parlando delle Regionali in un colloquio con Repubblica, a cui spiega che “sono ottimista, si troverà un accordo”. Poi il ministro fa il calcolo delle Regioni che sono governate degli alleati e da Fratelli d’Italia. “Noi abbiamo tre regioni. In tutto” la Lega governa “diciassette milioni di italiani. Forza Italia sono tredici milioni e mezzo. Noi otto – precisa – Niente di strano, insomma: non stiamo chiedendo l’impossibile”.

“Noi siamo sempre pronti a discutere di tutto – spiega ancora il ministro – Ma nessuno vuole discutere di niente. Non abbiamo discusso la Sicilia, un anno fa”. Il riferimento è alla “staffetta” tra l’allora presidente Nello Musumeci (ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, in quota Fratelli d’Italia, ndr) e l’attuale governatore della Regione Renato Schifani (già presidente del Senato, in quota Forza Italia, ndr). Parlando poi di una possibile candidatura della segretaria Elly Schlein e di quella di Giorgia Meloni, che il ministro auspica. “Schlein si dovrebbe candidare. Aveva fatto un bel risultato l’altra volta – conclude – Sarebbe buono che si candidassero i tre leader”.

Alle parole di Lollobrigida replica il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “È legittimo – dice – che, anche in vista delle Regionali, Fdi faccia pesare il suo peso politico, perché ci sono dei numeri. Poi bisogna farlo con garbo e anche tenendo conto che chi guida a volte fa dei sacrifici per l’unità. Silvio Berlusconi diede alla Lega la presidenza del Piemonte, della Lombardia e del Veneto quando la Lega non aveva numeri nazionali così forti. Chi ha più numeri ha più diritti, tanto che Meloni fa legittimamente il presidente del Consiglio”, ma “anche più doveri. Deve tenere un po’ unita la coalizione” come “faceva spesso Berlusconi con generosità”.


di Redazione