Meloni, artigianato e le sfide del futuro

martedì 21 novembre 2023


Una delle prossime sfide è “sicuramente l’impatto che l’evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale, la transizione ecologica stanno avendo, e avranno sempre di più, sulla nostra vita quotidiana. Compreso il nostro modo di produrre. E la prima questione che dobbiamo porci è capire come cogliere le opportunità che questi cambiamenti ci offrono, senza però subirli passivamente, ma essendone protagonisti”. Così Giorgia Meloni all’assemblea di Confartigianato.

La premier, a seguire, osserva: “So bene che Confartigianato, il mondo dell’artigianato nel suo complesso, ha ben chiaro quanto questa sfida sia importante. È una consapevolezza – precisa – che deriva dall’eccellenza delle nostre produzioni, dalla forza delle nostre radici, dalla solidità della nostra tradizione che da sempre si coniuga con l’innovazione. Insomma, quell’unicum tutto italiano che nessuna intelligenza artificiale sarà mai in grado di sostituire o eguagliare”.

“Fin dal nostro insediamento – prosegue Meloni nel videomessaggio – stiamo lavorando, passo dopo passo, per mettere al centro chi produce e fare in modo che lo Stato sia un alleato di chi crea ricchezza e posti di lavoro. Abbiamo varato la riforma fiscale che l’Italia attendeva da decenni e che si pone alcuni obiettivi di fondo: ridurre la pressione fiscale e riequilibrare il rapporto tra fisco e contribuenti. Stiamo velocemente approvando i decreti attuativi e tra le norme più innovative che abbiamo introdotto c'è il concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito d'impresa e di lavoro autonomo, possibilità sinora loro preclusa”.

Ancora la presidente del Consiglio: “Abbiamo poi scelto di mettere più soldi in busta paga e sostenere la creazione di nuova occupazione. Con questa Manovra – specifica – abbiamo confermato il taglio del cuneo contributivo per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro e abbiamo introdotto il principio più assumi meno paghi, ovvero una super deduzione del 120 per cento del costo del lavoro per le imprese che assumono a tempo indeterminato e incrementano i propri dipendenti rispetto all’anno precedente. Super deduzione che sale al 130 per cento se si assumono mamme, giovani, disabili ed ex percettori di reddito di cittadinanza”.

“A questo lavoro – termina – si accompagna l’impegno per affrontare il disallineamento delle competenze tra domanda ed offerta di lavoro, ormai un’emergenza per le nostre imprese. Su questo, come sapete, la nostra attenzione è massima e il ddl sul Made in Italy e la nascita del Liceo per il Made in Italy sono solo alcune delle risposte che intendiamo dare al mondo produttivo per andare incontro alle sue esigenze”.


di Redazione