La piccola Indi è morta, i genitori: “Affranti e pieni di vergogna”

lunedì 13 novembre 2023


Indi Gregory è morta. Lo ha annunciato – a La Presse – il padre, Dean. La piccola, otto mesi, era affetta da una grave patologia mitocondriale. Il 6 novembre Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, come ricordato da Rainews, aveva concesso la cittadinanza, per permetterle il trasferimento all’ospedale romano Bambino Gesù. A nulla è valsa la battaglia legale dei genitori della bambina. Nei giorni scorsi, infatti, le corti del Regno Unito hanno stabilito la disposizione per lo stop ai trattamenti vitali e al trasferimento in un hospice. Dean Gregory ha fatto sapere: “Io e mia moglie siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa”. Già, non sono state ascoltate le voci dei familiari più vicini, ovvero di mamma e papà. A cui è stato negato il diritto, così, di poter trascorrere dell’altro tempo con la propria bimba. Tempo che, ora, nessuno potrà far tornare indietro.

Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo, non è bastato. Buon viaggio piccola Indi” è stato scritto sui social da Meloni. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha insistito: “Profonda tristezza e sgomento per la morte della piccola Indi Gregory. Il Governo italiano – con Giorgia Meloni che aveva anche convocato un Consiglio dei ministri urgente per concedere la cittadinanza italiana alla piccola ed essere così curata nel nostro Paese – ha fatto di tutto per scongiurare la decisione dei giudici inglesi. Non è bastato. Sentite condoglianze alla famiglia, che ha lottato fino alla fine per la sua bambina. Riposa in pace Indi”.

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, ha sottolineato: “Dean, il padre di Indi, ha detto che lui e sua moglie sono pieni di vergogna. Oggi tutti siamo pieni di vergogna perché ci troviamo in una modernità che, con un assurdo e falso concetto di pietà, sopprime, uccide e scarta deboli e indifesi. No! Noi a questa cultura di morte non ci stiamo e non ci piegheremo mai!”. Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, ha proseguito: “La piccola Indi ora è in cielo. Un dolore lancinante al cuore. Un dolore incolmabile e soffocante per i genitori e per chi le ha voluto bene. Un dolore acuito dalla consapevolezza di non aver potuto proseguire a starle vicino, di non essere riusciti a cogliere un’ultima occasione di speranza per l’esile vita di Indi. Indi da sola non ce l’ha fatta. Tolti i supporti vitali, non ce l’ha fatta più. Ma la vita di una persona non sempre è appesa ad un filo o giudicabile da una procedura, la vita di una persona vale anche un gesto disperato, vale per lei e per chi le vuole bene, vale perché quando si spegne non è più possibile sperare e provare o starle accanto, quando si spegne non ritorna lì tra le braccia di chi la ama e così si può capire che, tentare di aiutarla, per i genitori, fosse quello che si sentivano di donare alla piccola Indi. Arrivederci Indi, ti voglio bene”.


di Mimmo Fornari