Roma, piove nell’asilo nido

venerdì 10 novembre 2023


C’è un asilo nido a Roma (L’Orizzonte, zona Aurelio) dove piove dentro. Da mesi. Come riportato da Leggo, i bambini stati trasferiti altrove. Mirko Anconitani (Uil-Fpl) all’Opinione ha commentato: “Sono anni che denunciamo la necessità d’interventi di ristrutturazione straordinaria, con particolare riguardo al tetto dell’edificio degli anni Settanta ma ahimè, come sempre, bisogna arrivare alle situazioni limite per far attivare la macchina amministrativa”.

Come ribadito da Anconitani, “solo dopo le denunce dei genitori, oltre che del sindacato, la dirigenza socio-educativa del Municipio XIII si è attivata, seppur tardivamente per correre ai ripari”. E a rimetterci sono “69 bambini, dai 6 mesi ai 3 anni, e le loro famiglie, oltre a tutte le educatrici e al personale della Multiservizi che, improvvisamente e senza preavviso, si sono da prima viste chiudere per un giorno il Nido – ha proseguito – per poi trovarsi come pacchi postali sbattuti all’interno di un’altra struttura scolastica che, in fretta e furia, ha dovuto creare spazio per i piccoli utenti dell’Orizzonte, da sempre una delle migliori realtà educative del Tredicesimo Municipio”.

Secondo il rappresentante sindacale, “nonostante gli sforzi delle insegnanti che con spirito di servizio e generosità si stanno adattando per accogliere i bimbi dell’Orizzonte, la situazione non garantisce un’attività educativa e un servizio di qualità per bambini e famiglie che, per di più, si ritrovano spaesati, senza tempi certi per la fine di tutti i lavori di ristrutturazione interni ed esterni della loro sede. Per l’ennesima volta – è sbotatto Anconitani – ci ritroviamo con una dirigenza incapace a far fronte alle esigenze del territorio, che scarica sulle spalle dei funzionari e delle educatrici l’onere di dover far fronte a una situazione straordinaria non dipesa da loro. Oltre che al comprensibile forte disappunto di decine di famiglie, che vedono parcheggiati i loro figli in ambienti improvvisati e con una dirigenza del settore socio-educativo palesemente inesperta ed inadeguata – ha terminato – a far fronte a una situazione così delicata, che meriterebbe ben altre risposte. Anche sul profilo della comunicazione e della gestione dei rapporti”.


di C.B.