Commissione Covid, c’è l’ok del Senato: sinistra impazzita

giovedì 9 novembre 2023


Voti favorevoli: 94. Sessantaquattro i contrari. Zero gli astenuti. Via libera dall’Aula del Senato al ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione epidemica del virus Sars-CoV-2 e anche sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica. Il provvedimento, che già è stato approvato dalla Camera, ritornerà a Montecitorio, perché ci sono state modifiche in commissione Affari sociali. In Aula gli emendamenti sono stati tutti respinti. Nel mezzo, le reazioni inviperite delle opposizioni (hanno votato contro Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Gruppo per le Autonomie, Azione). Eppure, Nicola Danti – eurodeputato di Italia viva – ha scritto sul proprio profilo Facebook: “Possibile che per alcune forze politiche ciò che va bene a Bruxelles, a Roma diventi un sopruso? A marzo 2022 al Parlamento europeo proprio il gruppo S&D (ovvero quello del Pd) chiese di istituire una Commissione speciale sulla pandemia, per fare luce sulle cose che non hanno funzionato e trarne insegnamenti e raccomandazioni per il futuro. A favore hanno votato tutte le delegazioni delle forze politiche italiane, compreso il M5S”. Le stesse che, un anno e mezzo dopo, “hanno fatto fuoco e fiamme su un’analoga iniziativa del Parlamento italiano.  La trasparenza infastidisce, Giuseppe Conte e l’alleanza giallorossa solo a casa nostra? La drammatica stagione pandemica in Italia è insindacabile? L’M5S nasconde qualcosa? Di sicuro ancora una volta, appare la loro doppia faccia”.

I COMMENTI

Il voto finale vede i sì di Noi moderati e Italia viva. Quest’ultima, ancora una volta, ha messo in chiaro – pure su questa tematica – la rottura con Azione. Conte, da par sua, ha tirato l’acqua al proprio mulino (“Non abbiamo nulla da nascondere. Io sono andato a testa alta in tribunale a rispondere di quelle che erano le ipotesi anche accusatorie che erano state formulate e ne sono uscito a testa alta, quindi figuratevi se abbiamo qualcosa da nascondere, anzi”). La vicepresidente del Senato, la pentastellata Mariolina Castellone, ha parlato di “una maggioranza che è brava a speculare sulle tragedie: ricordo le piazze usate come palchi e affollate di negazionisti che gridavano alla dittatura sanitaria”. Insomma, un M5S barricadero. Ma che, alla prima occasione – c’è da scommetterci un euro – sarà pronto alle piroette per prendersi i voti destinati alla sinistra. Per ora, però, si è accontentato di fare baccano con Francesco Boccia & soci. Un Boccia, presidente dei senatori dem, che ha segnalato: “Prima ci hanno dato degli untori. Poi gli altri Paesi ci hanno chiesto i nostri provvedimenti. E oggi la verità è che coloro che vogliono la commissione d’inchiesta sul Covid sono gli stessi che allora pensavano che No vax e complottisti fossero dalla parte giusta della storia. E ora vogliono usare la commissione come una clava per meri motivi politici”.

Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia, ha notato: “La sinistra e i Cinque Stelle ci hanno provato, ma hanno fallito: dopo il voto favorevole del Senato andiamo avanti con l’istituzione della Commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia. Faremo luce su tutto ciò che è accaduto – ha ribadito – nell’interesse degli italiani che ci chiedono semplicemente la verità. E chi può avere paura della verità se non chi ha qualche cosa da nascondere? In questa Commissione verificheremo tutto: dal piano pandemico non aggiornato, ai soldi spesi per l’app Immuni e i banchi a rotelle, fino alle eventuali reazioni avverse ai vaccini che qualcuno vorrebbe restassero dei tabù. Fratelli d’Italia mantiene gli impegni in nome della coerenza e della trasparenza”.

Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha specificato: “La pandemia non è stato un evento politico, ci ha profondamente cambiato. Chiedere di conoscere la verità non è andare contro la Costituzione o contro l’altra parte politica, è il tentativo di imparare per il futuro. Nell’era della post-verità è difficile individuare i paletti. Il nostro gruppo ha chiesto nel 2020 la Commissione di inchiesta, abbiamo fatto una petizione con migliaia di firme. Ovviamente votiamo convintamente a favore, perché si faccia tesoro degli errori”.

COMMISSIONE ORLANDI-GREGORI

Ok dall’Aula del Senato all’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Il voto, per la cronaca, è avvenuto per alzata di mano. Al termine della votazione, si è alzato un lungo e caloroso applauso. Per Ivan Scalfarotto, senatore del gruppo Italia viva, “il pubblico interesse nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, chiesto dall’articolo 82 della Costituzione per l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare, è fuori discussione. La vicenda è entrata in qualche modo persino nella nostra cultura popolare e rientra a pieno titolo nei misteri italiani, e quindi una commissione ha certamente senso. Temo però che scovare nuovi elementi sarà un lavoro assai difficile, un compito impegnativo, perché sono oggettivamente passati 40 anni”. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha segnalato: “La ricerca della verità spinge il gruppo di Forza Italia a non opporsi all’istituzione della Commissione d’inchiesta sui casi Orlandi-Gregori, anche se ho molti dubbi che si possa scoprire ciò che è realmente accaduto. La posizione di Forza Italia, quindi, è molto laica: si ricerchi. Noi siamo a favore della ricerca della verità ma mettiamo agli atti che le regole vigenti in questo Paese e anche per il Parlamento ci sono. Il Parlamento deve fare quello che deve e non quello che qualcuno pensa di fare ad libitum. Questo è il senso della nostra posizione, che non ostacola la nascita della Commissione ma non si presterà a messe in scena mediatiche che non devono servire alla carriera di qualcuno”.


di Claudio Bellumori