Via il limite al terzo mandato: la battaglia dei governatori

mercoledì 8 novembre 2023


Il limite al terzo mandato non s’ha da fare. Questo il punto su cui poggiano le posizioni di sindaci e governatori. Una posizione – quella degli amministratori locali e regionali – che ha ripreso vigore in parallelo alla riforma costituzionale che vedrebbe l’elezione diretta del presidente del Consiglio, senza prevedere, appunto, limiti di mandato.

In tal senso, la posizione di Luca Zaia, presidente del Veneto, è chiara. E non da oggi. “È anacronistico che il futuro premier eletto non abbia il limite del mandato, mentre governatori e sindaci sì”. Ma anche il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è sulla stessa lunghezza d’onda, come riportato sul Corriere della Sera: “Eliminare il tetto è un tema sul tavolo a livello nazionale. E personalmente la ritengo un’opzione valida: lascia al cittadino la libertà di scegliere chi deve governare”.

Antonio Decaro, presidente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e sindaco di Bari, nei giorni scorsi ammette “non c’è limite di mandati per il premier eletto dal popolo. Allora va tolto anche per i sindaci”. Queste le sue parole nel commentare il testo del disegno di legge costituzionale che introduce l’elezione diretta del presidente del Consiglio. “Nel testo di riforma costituzionale presentato dal Governo – precisa – non compare il limite dei due mandati per il presidente del Consiglio eletto direttamente. A questo punto, si renda inevitabile togliere questo limite all’unica figura istituzionale che invece continua ad averlo, cioè i sindaci. Si eliminerebbe una contraddizione incomprensibile con i sistemi in vigore in tutta Europa e una limitazione al diritto del cittadino-elettore di decidere se confermare o meno chi amministra la sua comunità”.


di Redazione