Le comiche di Lucca

lunedì 30 ottobre 2023


Più che di Lucca Comics, la più importante fiera italiana del fumetto e del gioco, bisognerebbe parlare delle comiche di Lucca. Anche se da ridere c’è ben poco. A dare il là alla querelle che sta tenendo banco in queste ore ci pensa Zerocalcare. Sul suo profilo social, il fumettista annuncia che non prenderà parte alla kermesse. Il motivo? Il patrocinio alla manifestazione da parte dell’ambasciata israeliana. Così l’artista, al secolo Michele Rech: “Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana per me rappresenta un problema in questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone. Venire a festeggiare lì dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire. Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e lettrici e anche per me stesso”. E ancora: “Da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno a esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro Paese”.

Mario Pardini, sindaco di Lucca, eletto come indipendente di centrodestra, al Corriere della Sera confessa: “Zerocalcare e Amnesty boicottano Lucca Comics? Rispetto la loro scelta, ma non la condivido. La cultura dovrebbe unire, sempre, e mai dividere”. Poi spiega: “La verità è questa: il patrocinio dell’ambasciata di Israele risale a mesi e mesi fa, molto prima che esplodesse la guerra”. Difatti, il manifesto dell’edizione di quest’anno è realizzato dai gemelli Asaf e Tomer Hanuka: “Grandissimi artisti israeliani: è evidente che non ci sia alcuna correlazione con il conflitto”.

Insomma, tanto basta per infiammare la polemica. I leghisti Elisa Montemagni e Massimiliano Baldini, rispettivamente deputata e consigliere regionale in Toscana per il Carroccio, sbottano: “Pensiamo che se Zerocalcare non parteciperà al Lucca Comics chi ci rimetterà sarà solamente lui, non certo una manifestazione che richiama migliaia di persone da ogni dove. La manifestazione avrà ugualmente il successo che si merita nonostante la sua assenza”. Il deputato di Fratelli d’Italia e segretario di presidenza della Camera, Riccardo Zucconi, rilancia: “Trovo insensata, grave e surreale la scelta del fumettista Zerocalcare, così come quella di alcune associazioni, di disertare Lucca Comics per via del patrocinio dato, mesi fa peraltro, dalla Ambasciata di Israele alla manifestazione. Lucca Comics è un evento, fra i più importanti in Europa, dedicato al fumetto. Una manifestazione culturale rivolta al mondo dei bambini e non solo. Il voler strumentalizzare l’evento è come voler negare anche ai bambini coinvolti nelle guerre il diritto a un possibile futuro di pace. Anche e soprattutto a quei bambini di cui organizzazioni terroriste si fanno oggi ignobilmente scudo dopo averne deliberatamente violate le vite, in una cultura dell’odio e della disumanità che tutti, invece, dovremmo concorrere a combattere. Il fumetto – va avanti – si è fatto strada fra le arti per la capacità di essere anche portatore di contenuti sociali, di costume e anche politici, ma all’insegna della partecipazione e del confronto fra gli artisti di varie culture e nazioni e, quando è diventato divisivo, ha sempre perso la sua funzione e la sua missione di essere sinonimo di libertà e di svago intelligente. Gli orrori della guerra non si cancellano certo con logiche divisive ma con una promozione della inclusività. Gli eventi culturali hanno anche la missione di promuovere concetti di pace e di fraternità: chi meglio di LuccaComics?”.

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, è fedele alla linea di Zerocalcare: “Al di là di quello che ognuno pensi della decisione dell’artista e dell'associazione a difesa dei diritti umani, rimane il fatto che probabilmente è stato un errore aver accettato quel patrocinio da parte degli organizzatori, e soprattutto aver gestito in queste ultime settimane in questo modo la vicenda. Di Zerocalcare e di Amnesty va apprezzata l’onestà intellettuale e la coerenza che li contraddistingue. Tutto il resto è paccottiglia di propaganda”. La senatrice di FdI, Ester Mieli, replica: “Le parole di Fratoianni sono incitamento all’odio. Mentre vanno in onda le immagini delle piazze in cui si strappano le bandiere dello Stato d’Israele, mentre in alcune manifestazioni c’è chi grida a favore di Hamas e frasi contro gli ebrei, il deputato sostiene che sia stato un errore aver accettato quel patrocinio da parte degli organizzatori. Quindi, tirando le somme, sta dicendo agli italiani che sia giusto non partecipare all’evento laddove ci sia un patrocinio dell’ambasciata d’Israele. Boicottare un’iniziativa artistica solo perché patrocinata dall’ambasciata di Israele – termina – costituisce un fatto grave, poiché tende a escludere da un contesto culturale un’intera nazione e la sua popolazione. Parole ingiustificabili di un deputato della Repubblica italiana che invita così, di fatto, alla delegittimazione nei confronti di uno Stato democratico”.


di Tommaso Zuccai