Manovra, Forza Italia esulta: “Soddisfatti per l’accordo”

lunedì 30 ottobre 2023


Forza Italia esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto nella riunione di maggioranza, che si è svolta oggi, a Palazzo Chigi”. È il testo di una nota ufficiale del partito in merito alla discussione sulla Manovra. “L’esito positivo della riunione odierna – si legge nel comunicato stampa – ha confermato la volontà di procedere celermente, senza presentare emendamenti, per l’approvazione della manovra che abbassa le tasse a milioni di italiani”. Forza Italia sottolinea, in particolare, l’apprezzamento per “l’accoglimento delle sue istanze, alcune delle quali saranno inserite nel decreto collegato alla manovra, già all’esame del Parlamento”. Il partito, in particolare, fa riferimento a “l’istituzione del Codice di identificazione nazionale (Cin), da utilizzare obbligatoriamente per gli affitti brevi e per le offerte tramite le piattaforme informatiche. I benefici realizzati dall’emersione – quantificata per oltre un miliardo – sono destinati alla riduzione della pressione fiscale; la cedolare secca che resta al 21 per cento per il primo appartamento dato in affitto breve. Dal secondo – intestato allo stesso proprietario – passa al 26 per cento; il Governo si è fatto carico di analizzare il finanziamento della tivù pubblica Rai, al fine di sostenere il piano industriale triennale di rilancio dell’azienda; il Governo terrà conto del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione”.

La giornata si era aperta con un’intervista del forzista Giorgio Mulè a QN. Il vicepresidente della Camera aveva ravvisato delle “macchie che disturbano l’insieme, vanno tolte: lo sosteniamo senza nessuna vena polemica e senza ultimatum tipo prendere o lasciare, ma chiedendo delle discussioni approfondite”. Mulè aveva puntato il dito “su casa e pensioni, innanzitutto dovremmo ripensare all’aumento della cedolare secca e sicuramente alla garanzia di una mini-proroga del Superbonus per quei condomini che hanno cominciato i lavori e che li hanno fatti almeno al 60 per cento. In più credo che sulle pensioni minime e sulle rivalutazioni per chi prende 1.700 euro spero si possa ancora intervenire. Mi sembrano misure di buon senso ma, ripeto, la mia è un’opinione personale, anche se queste opinioni fanno molti proseliti. Se le cose resteranno nel modo in cui le abbiamo discusse fino a questo momento, allora presenterò i miei emendamenti. Che c’è di male nel fare emendamenti? Nessuno si sogna di stravolgere una manovra che a me piace nei principi”. “Sulla questione delle pensioni minime credo che ci sia convergenza – aveva detto ancora – ma questa non è una gara a chi arriva prima. Vediamo qual è la mediazione e poi si valuterà se presentare emendamenti”.


di Redazione