L’Inquisizione perenne contro gli ebrei

mercoledì 18 ottobre 2023


Mala tempora currunt? L’impressione è che semper ita erat e che il vaso di Pandora è stato riaperto, lasciando fuggire tutti i demoni che sembrano per sempre rinchiusi. Si noti che in Italia quel vaso andrebbe più onestamente chiamato “vaso di Pandoro”, dato che qui tutto, anche in mezzo alle tragedie, diventa tarallucci, vino e putipù. Qui dove non ci sono guerre, si scatenano pogrom fatti di parole. Così è per l’Inquisizione perenne contro gli “ebrei” apertamente uscita dalle fogne, che infetta tutti i privi di senno e conoscenze storiche i quali, sinistrati dal totalitarismo, hanno prima sostenuto il diritto di Vladimir Putin di invadere la “sua” Ucraina, mentre adesso condannano l’invasione di Gaza, per giunta dopo le stragi commesse da Hamas. Parliamo di coloro che dicono e scrivono che Benjamin Netanyahu è “bastardo” e “nazista”, ma che una settimana fa non dicevano che Hamas si stava comportando da bastarda e nazista. Sono usciti fuori dopo, ed è per questo che hanno torto in tutto. Ad esempio, hanno visto coi loro occhi cosa è successo nell’ospedale di Gaza? No, ma prima ancora che la tragedia succedesse, già avevano pronto l’insulto di una condanna senza processo verso i “sionisti”. Dimenticano, non sanno e non possono sapere che anche i sei milioni di “sionisti” inviati nelle camere a gas “godevano” di una condanna a morte senza processo. Eppure, Israele sostiene che il razzo che ha colpito l’ospedale battista di Gaza non era il loro. Forse non si dovrebbe aspettare di avere almeno maggiori informazioni al riguarda prima di pronunciare la condanna al rogo degli israeliani? No, la “gente comune” che parla nei mercati, nei circoli, nei bar, ha già emesso la sua condanna, e non contro Hamas. Spero che la maggioranza silenziosa sia ancora tale, e sostenga non Israele, ma la decenza nei rapporti sociali, internazionali, nelle parole da dire.

Tutti sapevano (a parte i cacasenno veri o auto-inventati), che c’era un arsenale di armi in un bunker sotterraneo utilizzato dai governanti di Gaza legati agli iraniani e all’oligarchia putiniana. Se è pur vero che i progressisti dalle “magnifiche sorti e progressivehanno in odio sulla bocca gli ayatollah di Teheran e gli oligarchi di Mosca, la loro base, spinta dai tg e dalla cattiva stampa (L’Unità, per dire l’ultimo giornale arrivato), nel cuore e nel pensiero li apprezza più degli americani o degli israeliani o degli ucraini. Diceva Leonardo Sciascia che gli “antifascisti” i quali fanno pompa di ciò a ogni fiato e parola, sono i veri fascisti. Va però detto che questa parola è stata svilita in una nazione “figlia della Resistenza” (e degli Alleati) in cui le corporazioni e lo statalismo partitocratico sono eterni, universali e apprezzati da gente cui è stato tolto il bene della vista e dell’intelligenza. Il primo diritto sancito dalla Costituzione dovrebbe essere quello di essere messi in grado di vedere e capire, guidati da un minimo di consapevolezza etica. Così non è, ed ecco perché in Italia le cose vanno male, anche se nessuno ci spara addosso.


di Paolo Della Sala