Meloni: “Manovra da 24 miliardi seria e realistica”

lunedì 16 ottobre 2023


Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Legge di Bilancio. Si tratta di unna manovra finanziaria da 24 miliardi. Giorgia Meloni, in conferenza stampa, ha detto che “concentra le risorse su grandi priorità”. La manovra è “frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese”. La premier non ha dubbi: “È una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il Governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”. Meloni non ha nascosto “il quadro chiaramente abbastanza complesso. Noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di Superbonus. L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio”. Le priorità che “che avevamo annunciato vengono confermate: difendere potere d’acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila. È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini”. La presidente del Consiglio ha puntato l’attenzione su diversi ambiti. “Un’altra misura che cuba una somma significativa riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori”.

Sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno, cioè quelle interamente nel sistema contributivo. Quindi il Governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso. Il governo non conferma il taglio dell’Iva sui prodotti della prima infanzia, ma aggiungiamo tre misure: continuiamo a lavorare sul congedo parentale, aggiungendo un ulteriore mese. Aumentiamo il fondo per gli asili nido: al secondo figlio l’asilo è gratis, sono circa 180 milioni di euro, previsti, ma la misura più significativa di un miliardo di euro stanziato è la decontribuzione delle madri, lo Stato pagherà i contributi previdenziali”. Meloni ha detto che per il Governo, “quest’anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l’ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo per il comparto difesa e sicurezza. Ma oltre a questi 5 miliardi ce ne sono 2,3 sul tema della sanità. Sui fringe benefit l’anno scorso siamo interventi in maniera significativa: lo rendiamo strutturale con modifiche per 2024, portando il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli mille euro per tutti gli altri”.

“Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore, e la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato. Noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”.

La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione cuba 14 miliardi di euro. Ci sarà una rivalutazione del 100 per cento per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90 per cento tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un décalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime dichi ha più di 75 anni. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha detto che per la manovra è stato chiesto “un sacrificio a tutti i Ministeri, che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una Spending review significativa, dell’ordine del 5 per cento su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali”. Così sulla manovra. “Il quadro e la congiuntura hanno reso problematica la costruzione del bilancio: il peso superiore degli interessi del debito pubblico si fa sentire”. Sull’energia “le previsioni erano favorevoli per la discesa del prezzo del gas: finendo i sussidi “previsti fino alla fine dell’anno, la situazione potrebbe volgere in senso negativo rispetto agli auspici”.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato il rispetto degli “impegni presi in campagna elettorale. Il Cdm ha lavorato con grande rapidità. Voglio sottolineare tre punti che mi stanno a cuore: quello per i pensionati, il rinnovo dei contratti nel comparto difesa e sicurezza, segnali di attenzione per i nostri custodi. Poi la sanità, con l’obiettivo di garantire l’abbattimento dei tempi d’attesa per gli esami, un vergogna contro la quale abbiamo messo un primo tassello con i 3 miliardi aggiuntivi. Altri temi prioritari, il taglio del cuneo fiscale e nessuna tassa di successione”. Il vicepremier Matteo Salvini ha parlato del “primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”. Dopodiché ha affrontato la questione Ponte sullo Stretto di Messina. “Dopo settimane di chiacchiere a vuoto e di ragionamenti di vari analisti, posso dire che c’è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all’Italia e all’Europa”.


di Manlio Fusani