Nordio: “Guerra globale ai trafficanti di esseri umani”

venerdì 29 settembre 2023


“L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema Onu è fondamentale. Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite. Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”.

Queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando nel corso della cerimonia – a Palermo – per i vent’anni della Convenzione Onu contro il crimine organizzato.

Il Guardasigilli, a seguire, osserva: “Per Palermo e l’intera Italia questa giornata ha un significato speciale, vorrei rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno dato la vita per la lotta contro il crimine organizzato. Questa aula bunker (nel carcere dell’Ucciardone) è un luogo simbolo”.

Il ministro, inoltre, spiega: “C’è l’esigenza di una risposta unitaria per fronteggiare l’emergenza che riguarda il traffico dei migranti. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una specie di cooperazione rafforzata con gli Stati parte della Convenzione che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani. Questa cooperazione rafforzata si potrà concretizzare in varie iniziative”.

“Firmerò due trattati – rivela Nordio – a margine dei lavori della Conferenza, con i miei colleghi Ministri della giustizia di Algeria e Libia”.

Nordio prosegue: “La lotta al traffico dei migranti e alla tratta di essere umani è un obbligo di tutti noi che abbiamo ratificato la Convenzione di Palermo: l’applicazione della Convenzione è anche una modalità di protezione dei diritti umani. Proteggere i diritti umani dei cittadini delle nostre nazioni, infatti, vuol dire anche criminalizzare e perseguire penalmente le condotte che minano tali diritti”.

“Guardando al futuro, con la nostra Scuola superiore della magistratura noi ci impegniamo a realizzare un numero maggiore di collaborazioni nel campo dell’assistenza tecnica, per attuare progetti di potenziamento delle pubbliche amministrazioni e dei sistemi giudiziari dei Paesi di origine e transito del fenomeno migratorio illegale – termina – guardando al futuro, noi siamo pronti a potenziare la nostra rete di magistrati di collegamento nella regione del cosiddetto Grande Mediterraneo e dell’Africa Sub-sahariana. Abbiamo al riguardo esperienze di collaborazioni molto soddisfacenti: lasciatemi in particolare citare un’operazione congiunta con le autorità giudiziarie della Nigeria, portata a termine all’inizio di quest’anno, con l’estradizione verso l’Italia della leader di una rete internazionale di traffico di essere umani col fine della prostituzione”.


di Mimmo Fornari