La risposta di Tremonti

venerdì 29 settembre 2023


Signor Direttore:

ho letto con molto interesse l’articolo di Ercole Incalza pubblicato sul Suo giornale e tratto da “Le stanze di Ercole”.

Nell’articolo ho letto tra l’altro quanto segue: “...la Banca d’ Italia aveva anticipato i seguenti dati sulla crescita del Pil: in Italia pari al 3,8 per cento nel 2009, il 4,1 per cento nel 2010 e il 4,1 per cento nel 2011. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti aveva comunicato ufficialmente che i dati raccolti dal suo dicastero prevedevano una crescita del Pil per una percentuale superiore a 3,8 per cento nel 2009...”.

Al riguardo mi permetto di notare quanto segue. Il Ministero dell’Economia trasmette per routine i dati di previsione provenienti dalle principali agenzie di informazione.

Ma noto che, fuori da questa obbligata routine, il Governo Berlusconi, subito dopo il suo insediamento ed in specie in data 25 giugno 2008, ha emesso un Decreto legge che anticipava le tre successive finanziarie proprio in vista della crisi già prevista in arrivo, così evitandone l’impatto sull’Italia (l’Italia aveva il terzo debito del mondo senza avere la terza economia del mondo). E così è stato fino al maggio del 2011 (Draghi, Considerazioni conclusive, Banca d’Italia: “...la gestione delle pubbliche finanze è stata prudente. Le correzioni necessarie in Italia inferiori a quelle necessarie negli altri Paesi europei”). Se posso notare c’era una certa coerenza con Tremonti, “La paura e la speranza, Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per superarla” (2006).

Se trovate Ercole nella sua stanza fategli così avere un mio caro saluto.

Giulio Tremonti


di Giulio Tremonti