Pnrr, Fitto: “Nessun ritardo, abbiamo solo messo ordine”

venerdì 22 settembre 2023


“È stata presentata oggi alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quarta rata del Pnrr”. Lo afferma Raffaele Fitto sostenendo che si tratta del “frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea, che il 28 luglio 2023 ha approvato la proposta di modifica di 10 obiettivi e di aggiunta della milestone relativa ai posti letto per gli studenti universitari”. Fitto ricorda che “la revisione degli obiettivi è stata definitivamente approvata dal Consiglio affari generali dell’Unione europea il 19 settembre”. Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione, e il Pnrr sottolinea come “gli obiettivi che il governo ritiene raggiunti, e che saranno ora oggetto di verifica da parte della Commissione per giungere al pagamento, riguardano importanti riforme quali la giustizia, il codice dei contratti pubblici, la Pubblica amministrazione, la riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica amministrazione, la legge per le persone non autosufficienti nonché le semplificazioni per la diffusione dell’idrogeno”. “Gli obiettivi in tema di investimenti – prosegue il ministro – riguardano la sperimentazione dell’idrogeno nel settore stradale e ferroviario, l’aggiudicazione degli appalti per il progetto sport e inclusione sociale, gli asili nido, l’installazione di ricariche elettriche, il rinnovo del parco ferroviario regionale con treni alimentati con combustibili puliti, tecnologia satellitare, Cinecittà, digitalizzazione, imprese femminili, produzione di idrogeno nei siti dismessi e investimenti per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno, oltre che gli interventi per l’incremento dei posti letto per studenti universitari”. “L’erogazione dell’importo dovuto – afferma Fitto – pari a 16,5 miliardi di euro, avverrà da parte della Commissione nei prossimi mesi, al termine dell’iter di valutazione previsto, in linea con quanto già fatto con le precedenti richieste di pagamento”.

Il ministro spiega: “Abbiamo messo ordine a una situazione assolutamente complessa, creando una struttura unica di coordinamento con una visione chiara a giugno 2026, per non trovarci nelle condizioni di vederci revocare i progetti del Pnrr.” Fitto illustra i passaggi nella definizione dei progetti, l’interlocuzione con l’Europa per l’ottenimento delle rate del Pnrr: “Nel piano 2014-2020 – precisa – il nostro Paese ha avuto una capacità di spesa solo del 34 per cento dei 126 miliardi provenienti da Bruxelles e sul Pnrr abbiamo individuato 67 miliardi destinati a progetti antecedenti alla definizione del Piano e dunque inammissibili. Ci siamo dovuti, dunque, riorganizzare rispetto alle severe condizioni imposte per ottenere i fondi, fino a giungere all’ok definitivo della terza rata ed essere in grado, così come faremo nelle prossime ore, di richiedere il pagamento anche della quarta rata”. Nessun ritardo, dunque, e nemmeno uno smantellamento dei progetti inseriti precedentemente. “Per questo abbiamo ricevuto apprezzamenti da Bruxelles recuperando credibilità e ora siamo in grado anche di far partire concretamente i progetti che, ricordo, dovranno essere realizzati entro giugno 2026”.


di Duilio Vivanti