Ex Tmb via Salaria, l’inversione della giunta Gualtieri

venerdì 8 settembre 2023


Viene accantonata l’ipotesi “di demolire il vecchio Tmb, mentre per la realizzazione del parco sono ancora in alto mare in attesa di un accordo con l’Università di Roma Tre per realizzare un progetto di riqualificazione che però ancora non c’è così come non ci sono i fondi”.

Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, è anche presidente della commissione Trasparenza. Commissione dove è stato fatto il punto sulla struttura di via Salaria, chiusa nel 2019 e dove nel  si verificò un incendio. Un luogo, che, nelle ultime settimane, è tornato in auge, vista l’ipotesi di realizzare un impianto, nell’area dell’ex Tmb, per il trattamento di 30mila tonnellate all’anno di residui “prelevati” dalle spazzatrici nel corso della pulizia delle strade. Parliamo, ad esempio, di sabbia e ghiaia. Una vicenda, questa, che ha spaccato il centrosinistra romano, a livello centrale e locale, e che ha riscontrato i malumori dei cittadini, che per anni hanno denunciato i miasmi che attanagliavano la zona a ridosso dell’area.

Il fatto è che, a quanto pare, sul destino dell’ex Tmb la giunta Gualtieri abbia dato vita a una inversione a “U” senza mettere piede sul freno.

Non a caso, il 7 gennaio del 2022 – ha ricordato Rocca – l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, dichiarava “l’ipotesi che stiamo condividendo è quella di procedere, grazie ai finanziamenti della Regione Lazio e alle risorse del Pnrr, alla bonifica integrale dell’area, inclusa la demolizione dell’impianto Tmb. In parallelo, avvalendoci della collaborazione delle Università, avvieremo la progettazione di un grande polo cittadino per attività destinate all’economia circolare, per il riuso e il riciclo dei materiali, e un parco pubblico. Una parte dell’area continuerà ad ospitare le attività del Centro di servizio Ama, come la sede zonale, il rimessaggio e l’officina dei mezzi, un’isola ecologica a servizio del quartiere. Un’idea molto ambiziosa che vogliamo rappresenti la punta avanzata del progetto di economia circolare che vogliamo attuare per rendere Roma una città più sostenibile”.

“Oggi invece nella commissione Trasparenza che ho voluto convocare per fare chiarezza sul nuovo progetto presentato da Ama, e del quale abbiamo appreso solo attraverso gli organi d’informazione, è emersa la volontà di creare un nuovo impianto industriale per il trattamento dei materiali derivanti dallo spazzamento e della pulizia delle caditoie. Quindi – ha proseguito Rocca – ai cittadini e a tutte le attività, che per anni hanno convissuto con il Tmb Salario, per ora sarà regalato entro il secondo trimestre del 2025 un nuovo impianto per il trattamento e il recupero dei rifiuti. Per ora il parco può aspettare, anche perché a 5 anni dall’incendio l’Amministrazione sta ancora eseguendo le indagini di analisi dell’area”.

“Non è questa la risposta che il territorio si attendeva dopo anni di inquinamento ambientale e soprattutto – ha terminato l’esponente di FdI – non è in questo modo che ci si confronta e si dialoga con i cittadini. Il mio auspicio è che la giunta Gualtieri si fermi e riveda questa ipotesi, poiché i quartieri, che hanno già dato molto alla causa dei rifiuti di Roma, ora meritano attenzione e risposte di tutela e salvaguardia ambientale e non nuovi impianti”.


di Redazione