Per chi tifa Gentiloni?

venerdì 8 settembre 2023


Il centrodestra, in maniera nemmeno troppo velata, ricorda al commissario Ue, Paolo Gentiloni, che è italiano. Ossia: abbia un occhio di riguardo verso il Paese, come sottolinea il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che aggiunge: “Penso sia normale e giusto e sarei contenta se accadesse di più anche per l’Italia”. Messaggio chiaro e cristallino.

Pure Matteo Salvini dice la sua. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture afferma: “In questo periodo ho avuto l’impressione di avere un commissario europeo che giocava con la maglietta di un’altra nazionale. Più che dare suggerimenti, elevava lamenti e critiche”.

Secondo Salvini “è fondamentale avere commissari europei che difendano l’interesse dell’intera comunità e del Paese”. E ancora: “Il voto europeo del prossimo giugno sarà determinante per gli equilibri che mi auguro nuovi in Parlamento e Commissione. Sui temi della casa, del lavoro, dell’auto, della mobilità, della sicurezza, dell'immigrazione, la prossima legislatura europea sarà quella per cui si vive o si sopravvive. Penso a temi demenziali come la plastic tax, fatti contro l’industria italiana, che è una delle più green. Invece di aiutarti, ti tassano”.

Deborah Bergamini, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e vicepresidente Ppe al Consiglio d’Europa, ospite a Coffee Break su La7, prosegue: “Sono in Consiglio d’Europa da tantissimi anni e vivo direttamente queste dinamiche: l’Italia non è mai stata tanto efficace quanto altri Paesi europei, non solo perché i suoi conti pubblici sono più disastrati di altri, ma perché per noi la tentazione di fare politica nazionale anche nelle sedi europee può prevalere. E qualche volta si mette più in risalto l’interesse di partito e di appartenenza rispetto all’interesse nazionale e collettivo. Il combinato disposto di questi due elementi ha fatto perdere, nel corso dei decenni, un po’ di vantaggio al nostro Paese. Io do per scontato che il commissario Gentiloni oggi e chi ci sarà in futuro – visto che si vota l’anno prossimo – faranno di tutto per avere un occhio di riguardo nei confronti dell'Italia, altrimenti la corsa dei Paesi ad avere i commissari europei più importanti non sarebbe spiegata”.

La portavoce della Commissione europea, Dana Spinant, smorza i toni: “Si sa, ovviamente, qual è il ruolo di un commissario europeo e come i commissari europei rappresentano l'interesse europeo che portano avanti nei loro portafogli in modo collegiale, ma non commentiamo eventuali commenti fatti sul commissario europeo Paolo Gentiloni”.

Ma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo a Radio Anch’io su Radio 1, chiosa: “Le critiche a Gentiloni le ha fatte Matteo Salvini. Io mi auguro che Gentiloni lavori tenendo conto anche di essere il commissario italiano e di avere una visione che non sia quella dei Paesi rigoristi, per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità e crescita”.

Mentre Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, sale sullo scranno della difesa d’ufficio: “È un assai modesto spettacolo il ministro degli Esteri già presidente del Parlamento Ue che si accoda allo sguaiato Salvini. Il commissario Gentiloni ha avuto un ruolo fondamentale per chiudere la partita del Next Generation Ue, per avere i fondi che ora il Governo di destra sta usando o forse sprecando. Con queste uscite stanno mettendo in difficoltà l’Italia e la stessa presidente del Consiglio nei rapporti con la Commissione Ue e gli altri organismi europei. In vista del nuovo patto di stabilità, chi gioca contro l’Italia sono i due vicepremier”.


di Mimmo Fornari