Riforma Giustizia, Nordio va avanti senza indugi

giovedì 7 settembre 2023


Nel giorno dell’avvio dell’iter parlamentare dei quattro disegni di legge che mirano a introdurre la separazione delle carriere presentati da Enrico Costa (Azione), Roberto Giachetti (Italia viva), Jacopo Morrone (Lega) e Tommaso Antonino Calderone (Forza Italia) è l’Associazione nazionale magistrati a mettersi di traverso. E a lanciare un allarme per lo stessa sorte dell’attuale assetto democratico. Motivo, gli interventi contenuti nelle quattro proposte, che ricalcano il testo dell’Unione delle Camere penali. Già il presidente della Camera penale di Roma Gaetano Scalise si era detto dalla parte del ministro Carlo Nordio mostrandogli vicinanza in attesa della riforma, “per essere accanto a Nordio e non contro di lui: abbiamo bisogno di evidenze che dimostrino come la stagione delle riforme liberali non si sia esaurita nelle parole del Guardasigilli”.

Sono i vertici del sindacato delle toghe, neanche a dirlo, a criticare le quattro proposte. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia: “L’attuale assetto costituzionale del Csm sarà fortemente cambiato per presidenza, per composizione numerica e modalità: avremo magistrati togati scelti per sorteggio e la componente di provenienza politica che si rafforza. Il senso è alterare l’equilibrio esistente tra il Csm e il potere politico”.

Il senatore di Fratelli dItalia, Sergio Rastrelli, a proposito di separazione delle carriere, ha dichiarato: Abbiamo la necessità di rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e la separazione delle carriere è uno di questi. Abbiamo preso l’impegno di garantire stabilità di governo e questo avviene anche attraverso un rafforzamento dei poteri a livello di governo centrale. I tempi, i modi e i percorsi si stabiliranno in corso d’opera. Quello che rileva è l’obiettivo finale: far uscire il nostro Paese dall’immobilismo e garantire le riforme vagheggiate da decenni”.

Intanto il ministro della Giustizia è determinato ad andare avanti sulla riforma del processo penale. E oggi insedierà la Commissione incaricata di riscrivere le norme per attuare in pieno i principi del processo accusatorio, a 25 anni dal Codice Vassalli. Sul ddl di riforma della giustizia già all’esame del Parlamento e in particolare sull’abolizione dell’abuso d’ufficio, il Guardasigilli ha incassato il pieno appoggio di Carlo Calenda che in un incontro con Nordio, al quale ha partecipato anche Enrico Costa, ha anche illustrato la posizione del partito in tema di presunzione di innocenza e prescrizione. Nordio a Cernobbio aveva posto laccento anche sul processo civile ribadendone limportanza: Nessuno slittamento per la riforma ma la nostra priorità è la giustizia civile: la lentezza dei processi costa allʼItalia più di due punti di Pil.  

La commissione che si insedia oggi (“Commissione per la riforma del processo penale”), è stata istituita dal ministro della Giustizia con decreto ministeriale del 5 maggio 2023. Il Guardasigilli porterà il suo saluto alla prima seduta in Sala Falcone in via Arenula. La commissione, che avrà un intenso calendario di riunioni, è composta da autorevoli rappresentanti delle diverse anime del mondo del diritto: accademia, avvocatura, magistratura, oltre a delegati dell’Ufficio legislativo del Ministero e del Gabinetto. A presiederla, il capo dell’Ufficio legislativo, Antonio Mura.


di Redazione