Manovra, il Governo si compatta

mercoledì 6 settembre 2023


Matteo Salvini smentisce i dissapori interni al Governo. “Ho letto ricostruzioni fantasiose. Saremo unanimi, concordi, seri e concreti. Abbiamo davanti quattro anni abbondanti e porteremo avanti gli impegni presi. L’obiettivo comune è mettere i soldi che ci sono, pochi o tanti lo vedremo, per l’aumento di stipendi e pensioni”. Lo afferma a Rtl 102.5, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti. Il leader della Lega rimarca: “La conferma del taglio del cuneo fiscale in totale sintonia con Giorgia Meloni e tutta la maggioranza: non ci sarà alcuna sbavatura”. Nuovi sostegni per arginare il caro bollette. Un bonus benzina per tutelare gli automobilisti dalla corsa dei prezzi dei carburanti. Una ulteriore stretta sul superbonus, con correzioni per salvare i condomini con lavori già avviati. Parte da queste misure, e dall’obiettivo prioritario di aiutare i redditi bassi, la sfida d’autunno del Governo. Strade che corrono parallele al difficile lavoro di preparazione della manovra, che entra ora nel vivo con una serie di appuntamenti cruciali culminando a fine mese con la definizione delle risorse davvero disponibili.

La verifica interna al Governo è utile mettere a fuoco le richieste che ciascun partito vorrebbe vedere inserite nella legge di bilancio. Ma anche per ribadire la linea della prudenza che Presidenza del Consiglio e Mef ripetono da settimane: le risorse sono poche, tutto sarà dirottato sulle priorità. Quindi, niente impuntature su bandierine irrealizzabili, il programma è confermato, ma nell’orizzonte della legislatura. Proprio per trovare un momento comune prima dei prossimi appuntamenti, la premier ha chiamato a raccolta tutto il partito – parlamentari e ministri – per una cena che dovrebbe servire a fare il punto in vista anche della kermesse di Fratelli d’Italia prevista per il 24 settembre in occasione dell’anniversario della vittoria delle elezioni. Ma sul tavolo dell’esecutivo non c’è solo il tema della manovra, con i tanti nodi che si porta dietro, dal fardello del superbonus alla spada di Damocle del negoziato sul nuovo Patto di Stabilità. A fine mese scadono infatti i sostegni per il caro bollette, compresa la proroga del bonus sociale. E il governo è già al lavoro per studiare le prossime mosse. “Stiamo valutando” la conferma delle misure scattate a luglio, spiega il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Si attende dunque un decreto prima della fine del mese. In cui potrebbe figurare anche il nuovo bonus, destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito, annunciato a marzo.

In cima alle emergenze c’è anche l’aumento dei prezzi della benzina. L’idea cui si lavora resta quella di un bonus carburanti, pensato soprattutto per i redditi più bassi: ci si concentra sull’individuazione dello strumento più adeguato e della potenziale platea e l’interlocuzione avviata nell’ultimo Consiglio dei ministri potrebbe prendere un’accelerazione in una delle prossime riunioni. Riflettori sempre puntati infine sul superbonus, un fardello che pesa sui conti pubblici e che non smette di creare situazioni di difficoltà per famiglie e imprese. L’idea è che questa agevolazione “ereditata” e tutt’altro che gradita dall’esecutivo diventi uno strumento per “tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga”, mette in chiaro il sottosegretario all’Economia Federico Freni. In concreto si pensa a riaprire cessioni e sconto in fattura ma solo per i redditi più bassi. Una strada che però presenterebbe qualche difficoltà, osserva Freni: “Se il credito del superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


di Manlio Fusani