venerdì 1 settembre 2023
Marina Calderone parla già di successo. Parte oggi il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.
La ministra del Lavoro commenta sul Corriere della Sera. “La piattaforma – sostiene – ha già centinaia di migliaia di posti per corsi di formazione e decine di migliaia di vacancy (offerte di lavoro). Stiamo avviando un tavolo tecnico permanente con le regioni per fare in modo che la formazione professionale, di competenza regionale, sia più adeguata alla domanda. I numeri a nostra disposizione – dichiara Calderone – ci dicono che possiamo gestire quanti usciranno dal Reddito di cittadinanza entro fine anno”. La ministra però precisa: “Non promettiamo un lavoro di Stato, ma chi presenterà la domanda sarà preso in carico tempestivamente dai Centri per l’impiego e dalle agenzie”. Sul salario minimo, Calderone sostiene che il tema “è la conseguenza di un problema più ampio. Non possiamo pensare di introdurre una soluzione normativa senza intervenire sulle ragioni economiche di questo problema ed escludendo il ruolo della contrattazione”. E sul premio di risultato defiscalizzato, dichiara che “è una prospettiva da percorrere insieme ad una maggiore diffusione del welfare aziendale e intervenendo anche sulla defiscalizzazione dei fringe benefit”.
In una intervista a Radio anch’io, Calderone afferma che “poco dopo le 8 erano già arrivate oltre mille domande per il Supporto alla formazione lavoro e l’accesso al Siisl. La ministra spiega che oltre all’accesso diretto sul sito dell’Inps e dal Ministero del Lavoro ci si può rivolgere ai patronati per fare la domanda. “Bisogna inserire la domanda, compilare le autocertificazioni che attestano di essere soggetti che hanno la possibilità di chiedere il Supporto per la formazione e il lavoro – spiega Calderone – sottoscrivere il patto di attivazione digitale, importante perché consente agli operatori della piattaforma di interagire vedendo i dati del soggetto interessato. Alla fine c’è il patto di servizio personalizzato che si perfeziona con i centri per l’impiego. La stragrande maggioranza delle persone che rientrano nella platea dei soggetti che possono fare richiesta – sottolinea – hanno già sottoscritto il patto di servizio presso i centri per l’impiego e non dovranno rifarlo, La loro domanda sarò direttamente processata”.
Calderone ricorda che potranno fare domanda per il Supporto formazione lavoro da oggi i percettori di Reddito di cittadinanza che hanno ultimato il percorso di godimento del reddito (sette mesi nel 2023, ndr) che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non sono all’interno di nuclei familiare che sono in condizione di fragilità. Fino al 31 dicembre – ribadisce – le famiglie con disabili, minori, over 60 avranno il Rdc fino a fine anno e poi entreranno nel l’assegno di inclusione dal 2024. Ha un importo di 500 euro al mese ma si cumula totalmente con l’assegno unico per i figli, poi c’è la scala di equivalenza e può aumentare”. Alla domanda sulle difficoltà a trovare lavoro al Sud e particolarmente in Campania Calderone risponde sostenendo che “i posti di lavoro ci sono anche nella regione. L’età media dei soggetti che fanno domanda di reddito è 40 anni, hanno ancora 25 anni di lavoro. Ad un giovane quarantenne diamo come unica prospettiva di percepire il reddito? Io penso che dobbiamo fare molto altro. Lo sforzo complessivo deve essere quello di creare le condizioni per un mondo del lavoro più inclusivo”.
di Duilio Vivanti