Calderone: “In 200mila usciranno dal Reddito di cittadinanza”

mercoledì 9 agosto 2023


Bisogna far tornare i conti. E i numeri, freddi, dicono altro. Come sostiene Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro. Intervenuta ad Agorà Estate, su Rai Tre, Calderone segnala che il dato dei 500mila che perderanno il Reddito di cittadinanza “non ritorna con le evidenze del Ministero. Rispetto alla platea dei soggetti che consideriamo occupabili, nella fascia 18-59 anni, all’inizio anno con la manovra avevamo previsto circa 400mila soggetti. Adesso, coloro che usciranno dal circuito del Reddito, perché non considerati soggetti in condizione di fragilità, sono circa 200mila”. E aggiunge che “parliamo di nuclei famigliari, perché questa era la definizione” dell’Rdc, “però il 75 per cento è costituito da nuclei monoparentali”.

Non solo: “Il Reddito di cittadinanza, così come è stato strutturato finora, non ha contribuito a creare posti di lavoro. Ha sostenuto la lotta alla povertà ma non ha accompagnato al lavoro”. Ovviamente, ribadisce il ministro, l’intervento di riforma del Reddito “non si è lasciato indietro chi è fragile. Anzi, con la legge di conversione del decreto si è fatta una ulteriore rivisitazione di questo concetto di fragilità”.

Calderone, a seguire, si sofferma sul tema del salario minimo: “Il Governo, per il tramite della presidente Meloni, ha aperto a un momento di confronto che credo assolutamente giusto, corretto e necessario. Poi si faranno tutte le valutazioni e si definirà il percorso successivo. È un iter che coinvolge il Parlamento. Ritengo che sia prematuro dire cosa succederà – va avanti – perché è difficile affermare, in un sentiero come quello che si prospetta assolutamente aperto, quella che sarà la conclusione. Aspettiamo venerdì, poi ci sarà da tirare le somme”.

Per Calderone, in sostanza, è necessaria “un’azione intensa per una estensione della contrattazione ai settori ancora non coperti e garantire, cosa che abbiamo messo nel nostro programma, che ci sia una riduzione progressiva del cuneo fiscale contributivo nel costo del lavoro”.


di Mimmo Fornari