Holodomor: per il Senato è genocidio

venerdì 28 luglio 2023


Il Senato italiano, mercoledì, ha votato per riconoscere l’Holodomor come genocidio del popolo ucraino. I senatori italiani nella risoluzione hanno osservato che, nel 1932-1933, l’Urss guidata da Joseph Stalin “ha deliberatamente provocato una carestia che ha causato milioni di morti, principalmente contadini e piccoli proprietari terrieri”, tra la popolazione civile dell’Ucraina.

“Il ricordo dell’Holodomor e dei crimini sovietici contro il popolo ucraino acquista oggi un significato ancora maggiore alla luce dell’invasione russa e di un nuovo tentativo di cancellare l’identità nazionale ucraina”, sottolinea il documento. Pertanto, con la delibera adottata il Senato italiano si impegna, inoltre, ad assumere ogni ulteriore iniziativa di concerto con la Camera dei deputati, il Governo, le istituzioni europee e internazionali.

L’Ambasciatore d’Ucraina nella Repubblica italiana, Yaroslav Melnyk, ha espresso il proprio apprezzamento per questa importante iniziativa: “L’approvazione da parte del Senato italiano della mozione che riconosce l’Holodomor come genocidio del popolo ucraino è un evento significativo non solo per l’Ucraina, ma per tutto il mondo nel contesto del ripristino della giustizia storica e dell’omaggio ai milioni di vittime innocenti. Questo deve essere un segnale chiaro per i regimi che disprezzano i diritti e le libertà umane nel loro desiderio di consolidare il proprio potere, che per qualsiasi crimine contro l’umanità ci sarà sicuramente una giusta punizione”.

Il genocidio per fame di oltre sei milioni di persone venne perpetrato dal regime sovietico. Gli ucraini subirono una terribile punizione, perché accusati di contestare il sistema della proprietà collettiva. Tutte le risorse agricole furono requisite e la popolazione affamata. Un quarto della popolazione rurale – uomini, donne e bambini – fu così sterminata per fame. I cadaveri giacevano per strada senza che i parenti, anch’essi ormai in fin di vita, avessero la forza di seppellirli. La carestia determinò, insieme all’annientamento dei contadini, lo sterminio delle élite culturali, religiose e intellettuali ucraine. Tutte categorie considerate “nemiche del socialismo”. Secondo i dati dei ricercatori, le regioni più colpite dalla carestia furono: l’attuale regione di Poltava, la regione di Sumy, la regione di Kharkiv, la regione di Cherkasy, la regione di Kyiv, la regione di Zhytomyr, con il 52,8 per cento delle vittime. In realtà, l’Holodomor si estese a tutto il Centro, Sud, Est e Nord dell’Ucraina. Per gli storici, è indubbio che l’Holodomor sia stato un atto di genocidio, risultato delle decisioni politiche del regime totalitario di Stalin per schiacciare il popolo ucraino. Alcuni documenti tratti dagli archivi dell’ex Kgb testimoniano che, nel caso dell’Ucraina e delle regioni limitrofe, la fame è stata provocata premeditatamente.

Il 6 maggio 1933 Stalin rispondeva con queste parole alla richiesta dello scrittore Mihail Sholokhov di inviare soccorsi alimentari alla popolazione stremata: “Gli stimati agricoltori del suo distretto, e non solo del suo, hanno fatto scioperi e sabotaggi, ed erano pronti a lasciare senza pane gli operai e l’Armata Rossa. Il fatto che si trattasse di un sabotaggio silenzioso e in apparenza pacifico è un fatto che non cambia per nulla la sostanza della faccenda, ossia che quegli stimati agricoltori hanno cercato di scalzare il potere sovietico. Facendogli guerra a oltranza, caro compagno Sholokhov!”.

La risoluzione del Senato italiano segue quelle adottate anche dai Parlamenti di altri Paesi e dal Parlamento europeo. Ricordiamo che il 14 dicembre il Senato della Repubblica ceca ha riconosciuto l’Holodomor come genocidio degli ucraini. Il 24 novembre, la Camera alta del Parlamento d’Irlanda e il Parlamento della Moldavia hanno riconosciuto l’Holodomor come un genocidio del popolo ucraino. Anche il Parlamento della Romania ha riconosciuto l’Holodomor come un crimine contro l’umanità e il popolo ucraino. Il 30 novembre il Bundestag tedesco aveva votato una risoluzione che riconosce l’Holodomor come genocidio. Come detto, anche il Parlamento europeo ha approvato la seguente dichiarazione: “I deputati del Parlamento europeo condannano fermamente queste azioni, che hanno portato alla morte di milioni di ucraini, e invitano tutti i Paesi e le organizzazioni che non lo hanno ancora fatto a seguire il loro esempio e a riconoscerlo come genocidio”.

La glorificazione del regime totalitario sovietico e la rinascita del culto del dittatore sovietico Joseph Stalin hanno portato la Russia a essere oggi uno Stato sponsor del terrorismo. L’attuale regime russo viola la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, cercando di eliminare l’Ucraina come Stato-nazione e distruggendo l’identità e la cultura del suo popolo. La guerra in corso ha creato una crisi alimentare globale, con la Russia che distrugge e saccheggia i magazzini di grano ucraini e continua a impedire le esportazioni di grano ucraino verso i Paesi più poveri del mondo.

L’attuale regime di Putin continua a manipolare la memoria storica ai fini della propria sopravvivenza. La Federazione Russa, quale principale successore legale dell’Unione Sovietica, dovrebbe scusarsi per questi crimini anziché reiterarli ai giorni nostri.

(*) Docente universitario di Diritto Internazionale e Normativa sulla Sicurezza


di Renato Caputo (*)