Emilia-Romagna, Figliuolo: “Dare a chi ha subito danni”

martedì 18 luglio 2023


“Nei colloqui preliminari avviati dalla struttura con la Regione Emilia-Romagna ho constatato il grande impegno e lo sforzo per definire un piano integrato di gestione eccezionale dei rifiuti urbani, dei quali si conta di smaltire oltre 150mila tonnellate entro metà settembre prossimo. Supporterò appieno la Regione nella soluzione delle tematiche più spinose connesse al trattamento delle macerie e dei fanghi, affinché la loro gestione non aggravi la tenuta generale del sistema. A breve, individuerò nei presidenti di Regione i sub-commissari con i quali lavoreremo, conducendo i necessari approfondimenti”.

Questa la posizione del commissario straordinario alla ricostruzione in Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, in audizione alla commissione Ambiente. Figliuolo, a seguire, ha fatto presente che in merito alla ricostruzione per il 2023 sono stati stanziati un miliardo e 28 milioni di euro. Per il 2024 e 2025 sono previsti, rispettivamente, 750 milioni e 841 milioni. E ha precisato: “Sono sinceramente e profondamente convinto che troverò in tutti massimo supporto, perché ritengo ancora una volta che senza un lavoro di squadra non si possano perseguire obiettivi”.

Inoltre, ha annunciato: “Il primo focus va sul dissesto idrogeologico sul quale stiamo già lavorando. La prima cosa che farò, non appena avrò le risorse e dopo aver fatto la ricognizione, sarà erogare i fondi partendo dai Comuni più piccoli e più esposti”. E ha sottolineato: “Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno. Io vengo dalla Basilicata e, purtroppo, nel terremoto che colpì negli anni Ottanta la Basilicata e l’Irpinia si assistette e fenomeni che qui, sicuramente, non capiteranno. Però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci, informatizzati, vanno comunque fatti perché io, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni”.

“In questo momento – ha continuato Figliuolo – i ristori sono legati alle ordinanze della Protezione civile. Noi di questo ne stiamo facendo una ricognizione. Sui fondi in parte corrente, è chiaro che, dove necessario, potrebbero essere chieste delle integrazioni”.

“Serve una messa in sicurezza iniziale – ha terminato – poi l’apertura delle scuole è uno dei pensieri primari, non averle aperte implicherebbe tragedie di tutti i tipi. Dopodiché, parliamo di quella che sarà la ricostruzione: coinvolgeremo i territori, gli esperti e anche il mondo accademico”.


di Mimmo Fornari