I disagi di domani: il sabato nero dei viaggiatori

venerdì 14 luglio 2023


Non c’è il tempo di archiviare la protesta dei treni. È già in arrivo l’astensione dal lavoro negli aeroporti, col personale di terra che incrocerà le braccia per otto ore domani, dalle 10 alle 18. Allo sciopero aeroportuale di domani si aggiungeranno anche le agitazioni dei piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, dalle 12 alle 16 e dei piloti e assistenti di volo di Vueling dalle 10 alle 18. Intanto domani si fermano per 8 ore, dalle 12 alle 20, i piloti Canadair iscritti a Ugl Trasporto aereo. Ita Airways, a causa dello sciopero “si è vista costretta a cancellare 133 tra voli nazionali e internazionali”, informa la compagnia sul proprio sito. Ma spiega di aver “attivato un piano straordinario” per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni e “il 40 per cento riuscirà a volare nella stessa giornata”.

Lo stop nelle ferrovie è terminato ieri alle 15, dopo l’intervento del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ne aveva ordinato il dimezzamento rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati. Ventiquattr’ore che erano state confermate dopo il tavolo convocato al Mit per cercare di revocarle. Una decisione quella della precettazione che non è andata giù ai sindacati che hanno deciso di impugnarla: “Abbiamo fatto ricorso al Tar perché la precettazione è stato un errore clamoroso, noi abbiamo rispettato le leggi”, ha annunciato il segretario della Cgil Maurizio Landini al Tg3. “Le aziende e il governo – ha lamentato – hanno avuto due mesi di tempo e non hanno fatto nulla, noi non avevamo altri strumenti”.

Altissime le adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che sono circolati, secondo i dati della Filt Cgil, che ha precisato come l’adesione media nazionale è stata dell’80 per cento, con punte fino al 100 per cento. “I ferrovieri di Trenitalia e Italo – spiega il sindacato – hanno risposto in massa alla protesta indetta a seguito dell’incapacità di due aziende di chiudere due vertenze aperte da mesi, ma anche contro un’ordinanza vergognosa” del Ministero dei Trasporti. A Milano sono stati cancellati il 50 per cento dei treni, in Sardegna l’adesione alla protesta ha sfiorato il 100 per cento, mentre in altre regioni come Puglia e Sicilia si è arrivati a punte del 90 per cento. Diversi disagi quindi per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi e per i pendolari che si sono dovuti organizzare in altro modo.

“Capisco e sostengo i diritti delle migliaia di lavoratori del comparto ferroviario, ma non si potevano lasciare a terra milioni di lavoratori. Ho chiesto di dimezzare, i sindacati non lo hanno fatto, ho precettato”, ha commentato Salvini all’assemblea di Confagricoltura, aggiungendo: “Sono assolutamente orgoglioso di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere a piedi”. Frase questa che ha, però, innescato una nuova polemica con i sindacati. “Se Salvini è orgoglioso di aver ridotto la capacità dei lavoratori di manifestare per i propri diritti, crediamo che questo orgoglio non sia coerente con il ruolo di ministro che ricopre”, ha tuonato il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, denunciando che quello che è accaduto rappresenta “una pagina nera per il nostro Paese”. Per quanto riguarda lo sciopero del personale di terra degli aeroporti bisognerà vedere come evolverà la situazione nelle prossime ore. Sempre Salvini ha detto che “si sta lavorando anche su questo” e che “già la settimana prossima è convocato un tavolo” tra azienda e lavoratori. “Conto sul buon senso anche su quello, per gli italiani per i tanti turisti perché questa sarà una stagione straordinaria e non può essere rovinata da scioperi su scioperi”, ha sottolineato il vicepremier.


di Redazione