Ripristino della natura, Urso: “Ue va contro storia e realtà”

giovedì 13 luglio 2023


Sul regolamento per il ripristino della natura “il voto del Parlamento europeo va in contrasto con la storia, e non tiene conto della realtà”.

Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo a Roma alla presentazione del nuovo think tank della Luiss sui temi europei. E prosegue: “L’Europarlamento, sulla base di un principio dell’anteguerra, di prima della pandemia e della guerra in Ucraina, ha ribadito il principio secondo il quale bisogna ripristinare la natura e ridurre l’area coltivabile”. Un principio che, secondo Urso, “contrasta pienamente con tutto quello che è accaduto in questi anni, che invece punta all’autonomia e alla sovranità alimentare e farmaceutica”. Due settori, quest’ultimi, “nei quali opera il principio della sicurezza nazionale, dove si può applicare la Golden power”.

Per il ministro, la realtà “ci dice che occorre tornare a produrre in Europa, e ad assicurare fonti di approvvigionamento e catena produttiva nello stesso Continente, o fra Paesi che condividono i nostri valori”.

Sempre il ministro Urso, in audizione al Senato sull’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, segnala che “al momento l’Italia non ha attività mineraria”. Inoltre, sul regolamento europeo sulle materie prime critiche “non abbiamo appoggiato l’aumento del target della raffinazione dal 40 per cento al 50 per cento. La raffinazione è in altri Paesi, soprattutto in Cina, perché ha un alto impatto” ambientale. E adesso l’Europa “ci chiede di riaprire le miniere”.

Da qui il ragionamento: “Occorre investire e riattivare queste potenzialità – annuncia – la proposta di regolamento comunitario ci chiede di riaprire le miniere e di compiere uno sforzo interno di investimenti, con il recupero di capacità tecnologica. Si tratta di una sfida e al tempo stesso di un’opportunità, di una grande opportunità per il nostro Paese. D’altra parte, in questo campo come in tutti i campi ovviamente, la tecnologia ha fatto passi in avanti rispetto a trent’anni fa”.

Circa le mappature dei siti di estrazione, Urso sintetizza: “Stiamo preparando la mappatura dei siti di estrazione con il ministro Pichetto, partiamo dalle mappe di 30 anni fa”. E rilancia: “Penso che entro la fine dell’anno tutto il quadro (circa l’estrazione e lavorazione delle materie prime critiche nel Vecchio Continente) sarà chiaro: la normativa europea, quella italiana e le potenzialità del nostro territorio. A quel punto, le imprese potranno presentare i loro progetti”.


di Alessandro Buchwald