Figuretta sinistra: targa distrutta, ma non è colpa dei fascisti

giovedì 6 luglio 2023


A gridare “al lupo, al lupo” si rischia di fare una figuretta. Sinistra. L’esempio plastico è quanto avvenuto a Firenze. La sinossi è presto fatta: la targa dedicata ad Aligi Barducci (“Potente” il nome di battaglia) viene trovata a pezzi. La notizia inizia a circolare in meno di un amen. Mirco “Dinamo” Rufilli, presidente della commissione Toponomastica del Comune toscano, carica subito a pallettoni: “È stata volutamente danneggiata la targa che dedica il giardino del Torrino al partigiano Potente. Le parole che ho per voi bisogna non le scriva, le tengo per me. Ma se pensate che un gesto come questo possa farci dimenticare chi è Potente, o desistere dal continuare a ricordare persone come lui, vi dico che non solo vi sbagliate di brutto, ma che accendete ancora di più quella voglia e quell’orgoglio di urlare ancora più forte il suo nome e la sua storia”.

Il sindaco Dario Nardella non è da meno: “Chi ha distrutto la targa dedicata al partigiano Potente si deve vergognare. Un’offesa alla nostra storia e alla nostra città liberata anche grazie al coraggio di Barducci”.  L’assessora alla Cultura della Memoria e della Legalità, Maria Federica Giuliani si unisce al plotone di cecchini: “Vandalizzata e ridotta in pezzi la targa dedicata ad Aligi Barducci. I richiami al Ventennio manifestati da una certa politica incoraggiano i gruppi neofascisti, che per questo motivo si sentono più liberi di segnare la loro presenza sul territorio, ma non ci facciamo intimidire”.

Poi le acque si calmano e viene fuori che la suddetta targa è stata fatta a pezzi, sì, ma a seguito di un incidente. Come spiega sul proprio profilo Facebook la Spi-Cgil di Firenze: “È stata danneggiata da un camion in manovra la targa dedicata, in lungarno Soderini, a Firenze, al partigiano Aligi Barducci soprannominato Potente”.

“Dinamo” Rufilli di cui sopra ripone l’arma e sempre sui social commenta: “Sembra che alcuni operai domenica notte l’abbiamo urtata con un camion, senza però comunicarlo. È da questa mancata comunicazione che alcuni residenti e alcuni referenti del Torrino hanno segnalato il fatto come atto vandalico. Direi meglio così”. Insomma, è sempre colpa di un altro. Mentre Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, fa notare: “La sinistra continua vanamente ad agitare il fantasma del fascismo per frenare la sua caduta libera e l’assoluta mancanza di idee e proposte. Il sindacato rosso spacca per sbaglio la targa del partigiano Potente? Nardella e compagni vanno in tilt e si scagliano contro la destra: non ne azzeccano una”.

Jacopo Cellai e Alessandro Draghi, consiglieri di Fratelli d’Italia, aggiungono: “Il colpevole per una volta, si è subito costituito. È un camion che faceva manovra e ha preso in pieno la targa distruggendola”. Un camion, per la cronaca, della ditta incaricata dalla Fiom per il montaggio-smontaggio dei palchi allestiti per la propria festa. “Un camion fascista infiltrato evidentemente” concludono. Fine della storia.


di Toni Forti