Rifiuti e cartelle “pazze”: è caos Capitale

lunedì 3 luglio 2023


“Cittadini infuriati davanti alla sede di Ama, in via Capo d’Africa, a sventolare ancora una volta le cartelle pazze della Tari, e con tanto di pattuglia della polizia a monitorare gli eventi”.

Così Fabrizio Santori, capogruppo capitolino della Lega, che aggiunge: “Le cartelle continuano ad arrivare a persone trasferite, che hanno già avviato una pratica di rateizzazione delle somme, ai morti: e con la multa già inclusa nell’importo. Una vergogna che la Lega aveva già denunciato a maggio e che, invece di essere cancellata, si ripete, suonando come l’ennesima beffa ai romani”.

“Tra tutte le decisioni da prendere per risolvere il problema, all’Ama venerdì 30 giugno hanno invece chiuso gli sportelli per fare il ponte – insiste – e oggi non si ricevono tutti i cittadini con le cartelle in scadenza nelle prossime ore: gli appuntamenti agli sportelli superano i tre mesi. Adesso basta. Gli sportelli devono essere aperti a tempo prolungato per risolvere la questione nel minor tempo possibile”.

Conclude Santori: “Nella città coperta di immondizia e di fronte alla paralisi del Campidoglio capace solo di stare a guardare, disservizio e inefficienza sembrano diventati ormai la vera e sola mission di un’azienda allo sbando e inutile, incapace di svolgere il ruolo per il quale è stata creata”.

Ama, in una nota, fa sapere: “Il servizio accoglienza dei cittadini presso gli sportelli per la Tassa Rifiuti è stato potenziato. L’ufficio per il pubblico maggiormente frequentato, quello centrale di via Capo D’Africa, già nella giornata di oggi, al fine di venire incontro alle esigenze degli utenti ed in via eccezionale, ha accolto anche degli utenti che non si erano prenotati. Da domani, inoltre, gli slot per gli appuntamenti in presenza sono stati incrementati di circa il 30 per cento in considerazione della fatturazione e degli avvisi di pagamento disposti da Roma Capitale”.

“C’è ancora quasi un mese di tempo per mettersi in regola con i pagamenti correnti: le fatture Tari relative al primo semestre 2023, recapitate a domicilio scaglionate, recano infatti la scadenza del 31 luglio prossimo. Quanto alle lettere di accertamento per morosità e/o arretrati non corrisposti – prosegue – si evidenzia agli utenti destinatari che i pagamenti, come segnalato sulle stesse lettere, possono essere effettuati entro 60 giorni dall’avvenuta notifica della raccomandata, a prescindere dalla data di scadenza presente sul documento”.

“Si evidenzia a tutti gli utenti che le operazioni Tari possono essere svolte anche da casa, attraverso i canali online registrandosi nella sezione “La mia Tari” (del sito www.amaroma.it). Con questa modalità, è possibile inviare ad Ama le comunicazioni di iscrizione, variazione, cessazione, la richiesta di agevolazione ambientale per compostaggio domestico, ed anche visualizzare le informazioni relative alla propria posizione contrattuale, lo stato dei pagamenti, i dati dell'immobile oltre che stampare la copia conforme dei documenti di pagamento”.

“Si rammenta che per svolgere una pratica presso gli sportelli fisici di via Capo D’Africa 23/b, piazzale Caduti della Montagnola, 39 e via Giovanni Amenduni (Ostia), occorre prenotare l’appuntamento e la prenotazione si può fare sempre online. Tutte le informazioni generali sulla tassa rifiuti di Roma Capitale possono essere richieste anche al contact center “ChiamaRoma 060606”. Nel caso di richieste particolari, la chiamata viene passata e gestita da un operatore specializzato, al lavoro in back office”.

Tra l’altro, come riportato in un articolo del Messaggero, a Roma ci sarebbe anche un esercito di utenze fantasma, quindi che non pagano la Tari e che, nelle zone dove è presente la raccolta porta a porta, non sanno dove portare i rifiuti. Il quotidiano, come esempio, racconta quanto indicato da Nicola Franco, presidente del Municipio VI (territorio, l’unico nella Città eterna, dove governa il centrodestra). In pratica, l’anno scorso viene effettuato un “sopralluogo nelle case popolari del Villaggio Breda, non lontano da Tor Bella Monaca, e nelle villette del quartiere Osa, nei pressi del Prenestino, con un verificatore di Ama e un vigile del Nad. Insieme abbiamo lasciato una cartolina nelle buche delle lettere per chiedere ai residenti di comunicarci se la municipalizzata dei rifiuti aveva attivato la loro utenza”.

Morale della favola? “Il 61 per cento di chi ci ha risposto all’Osa e il 43 per cento al Villaggio Breda ci hanno comunicato che l’azienda non era a conoscenza della loro presenza in quella area. E non c’è soltanto il problema che non gli inviano i bollettini della Tari e quindi non viene riscossa. Ama, infatti, non potenzia neppure i giri di ritiro e aumenta la capienza dei bidoncini del porta a porta in base alla produzione reale della spazzatura. Di conseguenza, queste persone finiscono per buttare la loro immondizia nelle aree limitrofe, dove ci sono ancora i cassonetti su strada – per esempio a Tor Bella Monaca – creando anche più caos e sporcizia”.

Il minisindaco Franco, per la cronaca, annuncia che sarà ascoltato in audizione “nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si terrà giovedì 6 luglio alle 9,30 in Prefettura. La convocazione fa seguito alla nostra lettera indirizzata al prefetto Lamberto Giannini. Un’occasione unica per parlare dei mancati ritiri da parte di Ama, ma anche per far presente la situazione dei miasmi dell’impianto di Rocca Cencia e le tante discariche abusive presenti nel Municipio”. Tra l’altro, “anche il problema sicurezza non verrà tralasciato dopo le rapine ai danni di commercianti e cittadini – nota Franco – c’è bisogno di unità e forza dell’intero territorio per far sentire la nostra voce”.


di Redazione