Forza Italia, Zangrillo: “Niente personalismi o sarebbe la fine”

venerdì 23 giugno 2023


“Basta con le correnti, con Antonio Tajani saremo riferimento nel Ppe”. Paolo Zangrillo è convinto che il futuro di Forza Italia passi “dalla capacità di resistere alla tentazione, spesso ricorrente, di far prevalere logiche personalistiche. Questo rappresenterebbe solo l’inizio della fine”. Secondo il ministro per la Pubblica amministrazione, “le correnti mi paiono espressioni di potere. Contano solo le idee, su cui bisogna confrontarsi per poi fare sintesi”. In un’intervista al Corriere della Sera, Zangrillo non vede “alternative possibili. In questa fase l’unità e la condivisione sono irrinunciabili per tutti coloro che autenticamente si riconoscono in Forza Italia”, aggiunge. “Se Sarà Tajani a guidarci o è già iniziata la lotta sotterranea per scalare il partito? Dobbiamo seguire gli insegnamenti di Silvio Berlusconi, che ha sempre creduto nel merito e messo a valore le tante persone capaci di Fi. Dobbiamo mettere in campo una personalità riconoscibile, di valore, in grado di rappresentarci. Con la guida di Antonio saremo punto di riferimento all’interno del Ppe – ribadisce – e dei valori liberali e cattolici del centrodestra”.

Secondo Raffaele Nevi, “Silvio Berlusconi ha trasmesso al centrodestra la capacità di lavorare per l’unità della coalizione, il suo più straordinario lascito è quello di aver cresciuto una classe dirigente che sa camminare sulle sue gambe, capace di assumersi l’onere di portare avanti il governo del Paese. I primi mesi di questa legislatura mettono in evidenza un centrodestra molto solido, nonostante le normali discussioni che ci sono all’interno della maggioranza, intenzionato ad andare avanti e trovare la quadra su tutte le questioni più spinose”. Lo ha detto il vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, ad Agorà, su Rai 3. “Quanto a Forza Italia, quando un anno e mezzo fa quando Renzi e Calenda hanno dato vita al Terzo polo, qualcuno ha detto che era la fine di Forza Italia e invece è stata la fine del Terzo polo, mentre Forza Italia è rimasta assolutamente centrale. Ora sta a noi dimostrare la capacità di saper gestire il futuro, ieri è stata una giornata per noi importantissima. Antonio Tajani è uno dei ministri più apprezzati del Governo Meloni, ha un consenso rilevante, è l’italiano più autorevole insieme al presidente del Consiglio in Europa. Non abbiamo più Maradona ma abbiamo una squadra che può giocare in serie A e giocarsi la Champions League”, ha concluso.

Secondo senatore forzista Mario Occhiuto, “Tajani non ha bisogno di investiture nostre e di nessuno, Tajani, in accordo con la famiglia, si è assunto per noi tutti la responsabilità di guidare il partito in un momento così delicato. E lo ha fatto come un buon padre di famiglia, con piglio decisionale ma inclusivo, coinvolgendo tutti. Siamo noi tutti che dobbiamo ringraziarlo. Forza Italia – osserva – è oggi più viva che mai e sale nel gradimento degli italiani, perché ha, più di ogni altro partito, una grande eredità di valori che ci ha lasciato in dote Silvio Berlusconi insieme alla sua figura che è stata idealizzata e che non tramonterà mai”. Noi abbiamo quello che gli altri non hanno e non potranno mai avere: un grande simbolo. Berlusconi ha il grande merito di aver fatto comprendere e accettare all’opinione pubblica un’ideologia liberale, un pensiero prima confinato a gruppi più ristretti è diventato grazie a lui una ideologia popolare che noi mai tradiremo”.


di Manlio Fusani