Expo 2030, Meloni: “Credo fortemente in Roma”

mercoledì 21 giugno 2023


“Se non siete convinti che quella Roma sia migliore proposta. Credo fortemente in questo progetto e che l’Italia possa fare la differenza nell’affrontare le sfide globali, in uno spirito di cooperazione e partnership egualitaria. Expo 2030 una grande opportunità per realizzare un cambiamento insieme”.

Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, all’ambasciata italiana a Parigi, parlando agli ospiti del ricevimento dedicato alla candidatura della Capitale a Expo. E ancora: “Lo stile italiano è rinomato per la creatività e la visione e non c’è innovazione senza creatività. E non c’è innovazione senza un’incredibile, straordinaria squadra – sottolinea Meloni – siamo qui insieme, uniti, per sostenere Roma. Ringrazio il Comitato promotore e tutte le persone che hanno lavorato duramente per rendere questa candidatura forte e credibile. Le persone contano, sono al centro del nostro progetto. Le persone e i loro territori sono un’unica miscela della nostra identità. Tutti i partecipanti all’Expo di Roma avranno la possibilità di mettere in vetrina le proprie identità, non solo per sei mesi ma per un periodo molto più lungo, nella Città eterna”.

Meloni, tra l’altro, vuole “ricordare che Roma è la capitale della cultura, uno dei più grandi poli universitari del mondo, e sede della più grande università in Europa”. Cioè, “una città con un cuore antico, che batte al ritmo della storia, una storia in cui è stata ed è una assoluta protagonista. Ma, invece, quello che vi dirò è che queste specifiche caratteristiche, la combinazione di radici antiche e modernità tecnologica, sono le cose che hanno ispirato il nostro progetto e dato sostanza alla nostra proposta. Noi crediamo che, fin dagli inizi, l’Expo mondiale sia stata molto più di un’esposizione mondiale: è la storia di un’era e del disegno immaginario di quello che verrà”.

Sempre il premier: “Popoli e territori: rigenerazione, inclusione e innovazione è il tema di Roma Expo, con al centro la gente e i suoi diritti, da integrare con gli ambienti che sono intorno”.

Per Angelo Camilli, presidente di Unindustria, commenta: “L’idea di candidare Roma a ospitare l’Expo 2030 parte da lontano e più propriamente in un momento di grandissima difficoltà, ovvero in piena pandemia, nel settembre del 2020. Il sistema imprenditoriale ha avuto la visione e la lungimiranza di guardare oltre la profonda crisi del momento che l’intero mondo stava attraversando, e promuovere un evento in grado di creare ricadute economiche e occupazionali di grande impatto e rilanciare la crescita e la competitività non solo della città e del territorio, ma dell’intero Paese”.


di A.B.