Elly se la prende con il partito “paternalista”

lunedì 19 giugno 2023


Una minoranza, quella del Partito Democratico, che incalza Elly Schlein. Ma il segretario dem, in un virgolettato riportato dal Corriere della Sera, incalza: “Io rispondo all’elettorato delle primarie che mi ha votato e che chiedeva una nuova politica, quindi con me non torneranno mai le vecchie logiche e i vecchi riti correntizi. Io non mi farò ingabbiare”. E ancora: “Non torniamo indietro anche perché daremmo l’immagine di un partito paternalista nelle mani di pochi saggi, per la maggior parte uomini. Mi chiedo se sarebbe accaduto lo stesso con un segretario uomo. In ogni caso, io sono qui per fare altro”.

Rumori e dissapori venuti a galla all’indomani della manifestazione del Movimento Cinque Stelle dove ha partecipato anche Schlein. Ma i malumori restano. Il consigliere della Regione Lazio, Alessio D’Amato, candidato per il centrosinistra alla presidenza, lascia l’Assemblea nazionale del Pd: “Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni dall’Assemblea nazionale del Pd. Brigate e passamontagna anche No. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5 Stelle. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica”. E, a quanto pare, anche Maria Concetta Chimisso ha presentato le sue irrevocabili dimissioni dalle cariche di vicesegretaria regionale del partito in Molise e segretaria del Circolo Pd di Termoli. Decisione, questa, che è stata presa perché in contrasto con la linea seguita da Schlein.

Quest’ultima, nella relazione introduttiva alla direzione, al Nazareno, commenta: “Quando sento che non c’è una linea politica sorrido, di contenuti siamo pieni ma siamo bravi a coprirli con le divisioni interne. Se a qualcuno questa linea non piace lo ammetta e non trovi altre scuse. Chi cerca l’incidente ogni giorno mi troverà sempre dall’altra parte”. Un clima non certo sereno.


di Mimmo Fornari