Migranti, “fallimento” della solidarietà europea

giovedì 8 giugno 2023


Da una parte il “drammatico aumento dei flussi nel Mediterraneo centrale”, dall’altra redistribuzione dei migranti tra gli altri Paesi europei è stata di meno “di 1500 persone”. Insomma, un aspetto che è ben al di sotto dei limitati impegni assunti. E che, allo stesso tempo, è un sintomo di “fallimento” del principio di solidarietà.

Questo, in sintesi, il pensiero di Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, nel corso del giro di tavolo al Consiglio Affari interni. Inoltre, nota quanto in Italia sia ancora viva “la memoria della tragedia di Cutro”, mentre Lampedusa si è trasformata in “un centro di gestione dei migranti”, con pesanti implicazioni locali. Pertanto, è necessaria “una forte azione estera dell'Unione” mirata, appunto, a risolvere il problema migratorio.

Tra le questioni passate in rassegna, c’è pure quella di “negoziare ancora” sulla capacità adeguata “ragionevole” per giungere a una quota di “20mila posti” con un moltiplicatore di “un massimo di due”, l’introduzione del “tetto annuale” oltre alla “mera notifica della Commissione” sulla sospensione della procedure di frontiera obbligatorie, la “flessibilità sul principio di Paese terzo sicuro”, evitando la connessione. La responsabilità nei casi Sar – per quello che andrebbe a sostituire l'attuale meccanismo di Dublino – dovrebbe “limitarsi a 12 mesi”.

Piantedosi ha, tra l’altro, ha espresso “forti dubbi” sul mettere in atto le compensazioni finanziarie per i mancati ricollocamenti visto che sinora la solidarietà volontaria “non ha funzionato”.

Secondo Piantedosi, il nostro Paese intende assumere una posizione di “responsabilità” nei confronti del possibile accordo sulla migrazione, che deve essere dimostrata anche verso “i cittadini italiani ed europei”, per una riforma che, di contro, sarebbe “destinata a fallire nella realtà”. Con l’aggiunta: “Non voglio esprimere una posizione nettamente contraria ma dobbiamo immaginare su alcuni punti la possibilità di ulteriori negoziati”.


di Redazione