Resa nei conti nel Pd, mentre il centrodestra avanza nelle “zone rosse”

mercoledì 31 maggio 2023


Chi vince parla. Chi perde spiega. Più che altro, dopo la mazzata rimediata tra ballottaggi e Amministrative, una situazione che ha messo a nudo tutte le falle del campo largo, Elly Schlein dovrà raccontare ai suoi una storia credibile. Sì, potrà pure convincere i dem che alle Europee è possibile il sorpasso, ma lo dovrà fare con argomenti di una certa rilevanza. Che al momento latitano. Mentre è evidente che il centrodestra, osservando i recenti risultati delle urne, sta avanzando pure nelle “zone rosse”. Come ricordato anche dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Non esistono più le roccaforti”.

Il segretario del Partito Democratico, adesso, è nel bel mezzo di un incendio. A bruciare, di rabbia, sono le varie anime dem, che vagano in un girone dove la via d’uscita al momento non si vede. C’è chi chiede di cambiare rotta, chi è convinto che il messaggio all’esterno non sia chiaro, chi invita a Schlein ad abbandonare lo status di donna sola al comando. Insomma: che cominci a lavorare in sinergia con gli altri. Dario Franceschini prova a gettare acqua sul fuoco e in un passaggio della sua intervista su Repubblica commenta: “Lasciamola lavorare libera, non bisogna ingabbiarla”. Una resa dei conti, non c’è dubbio. Anche perché, di questo passo, è possibile solo fare di peggio.

E le prospettive non sono rosee. Le ultime Amministrative, in tal senso, danno la stura della situazione. Nei Comuni maggiori – quelli con più di 15mila abitanti – e nei capoluoghi, la voce grossa la fa il centrodestra. Mentre il Pd, dove un tempo dettava legge, ora è costretto a raccogliere le briciole. Con uno scollamento dal territorio che riflette l’immagine di una classe dirigente non più al passo con i tempi, che non sa stare a braccetto con quell’elettorato. E il vuoto lo sta colmando il centrodestra. “Da soli non si vince” dice Schlein. Però chi rischia di rimanere con il cerino in mano è proprio lei.


di Mimmo Fornari